Trofeo Città dei Candelieri. Una ripartenza ad alto tasso tecnico e con giocate sopraffine per il tennis tavolo sardo.
Ha mantenuto le promesse di spettacolarità il Trofeo Città dei Candelieri-14° Memorial Stefano Ganau e Sergio Visioli, organizzato dalla Tennis Tavolo Sassari.Davanti al pubblico ridotto del PalaSantoru in ossequio alle norme anti Covid-19 è stato Antonino Amato a sollevare la coppa.
Il pongista della Marcozzi Cagliari (A1) attuale numero 8 del ranking e bronzo agli Europei U21, ha sconfitto in finale il mitico Yang Min, cinese che aveva iniziato la carriera a Cagliari e poi ha fatto incetta di medaglie e trofei internazionali, come il bronzo ai Mondiali del 2000, l’oro ai Giochi del Mediterraneo 2005, un argento e un bronzo ai Top-12 europei, senza dimentica la partecipazione all’Olimpiade del 2004 di Atene.
Yang Min ha fatto parte della nazionale italiana e continua a vincere medaglie nelle competizioni internazionali riservate ai veterani.
Il ventunenne Amato ha sconfitto per 3 set a 1 il veterano “Yango” che ha 57 anni. La finale ha riservato alcuni colpi e scambi d’altissimo livello.
Una conferma della grande classe di Yang Min e delle qualità della “stella” Amato, che è stato Campione europeo a squadre juniores nel 2016 ed è campione italiano a squadre in carica col Top Spin Messina, club che ha lasciato per approdare a Cagliari.
Divertenti e di buonissimo livello tecnico anche le due semifinali, che hanno visto prevalere Yang Min per 3-0 su Olawale Segun Abayomi, atleta senegalese in forza alla Tennis Tavolo Sassari, e Amato per 3-1 sul veterano russo Maxim Kutzetsov, campione sardo che farà la A2 nella Marcozzi.
Al torneo Città dei Candelieri hanno partecipato anche Lorenzo Cordua, classe 2000, plurititolato nell’attività Paralimpica (sia ai Mondiali che agli Europei), l’esperto Tonino Pinna (il miglior pongista sassarese) e il diciottenne Marco Poma, arrivato per disputare la B1 con la Tennis Tavolo Sassari, e Marco Sirigu, campione sardo 2018, che ha lasciato Sassari per andare al Muravera.