Per quello che riguarda la sezione musica, giovedì 10 alle ore 18:30 ad Arzachena (SS) alla Tomba dei Giganti “Coddu Vecchju”, si terrà il concerto di anteprima Aspettando Isole che Parlano, ospite il duo italo-albanese Nostos-una fanfara transadriatica.
Il duo, composto da Irida Gjergji (viola, voce, elettronica) e Flavia Massimo (violoncello, elettronica), porta sul palco un viaggio acustico/elettronico in cui brani della tradizione popolare provenienti da Albania, Romania, Kossovo, Bulgaria, Macedonia, Grecia, sono rivisitati e messi al servizio di un minimalismo espressivo scuro e luminoso, dando vita a un cortocircuito geografico di sonorità, una sorta di esperanto musicale, una fanfara onirica e nostalgica per solo viola, violoncello e electronics.
In caso di pioggia il concerto si terrà all’Auditorium Multidisciplinare Arzachena.
A seguire ci si sposterà a Palau (SS) al Centro di Documentazione del Territorio dove, alle ore 21.00, verrà inaugurata la mostra personale della fotografa Monika Bulaj dal titolo Broken Songlines, che resterà aperta al pubblico fino all’8 ottobre 2020.
La mostra, realizzata con il contributo di Fujifilm e in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, presenta 51 immagini 80X50 che fanno parte di un più ampio progetto dedicato alle minoranze in fuga, nomadi e pellegrini.
Sempre nel corso della serata di giovedì 10, alle 22:30 al Cineteatro Montiggia, si terrà la performance multimediale Broken Songlines – Tre manoscritti: una narrazione estemporanea in cui, sul grande schermo, con luce e suoni che danno vita alla scenografia naturale del luogo, scorrono storie di amori e separazioni, resistenze e fughe, danze sacri e cammini, dei silenzi dei grandi spazi e masse che ondeggiano come alghe, accompagnati dal reportage in azione.
Ricordiamo, infine, che quest’anno tutti gli appuntamenti di Isole che Parlano sono a numero chiuso con prenotazione obbligatoria a questo link: https://www.eventbrite.it/o/isole-che-parlano-festival-internazionale-31023179689