Ieri sera, i “Falchi” della Squadra Mobile della Questura di Cagliari hanno proceduto all’arresto di Congiu Marcello, 45enne, Moi Emanuele, 48enne, entrambi cagliaritani, e Porcedda Mihai Florin, 34enne di nazionalità rumena, tutti ben noti alle Forze di Polizia.
Gli investigatori, durante i costanti servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno scoperto che presso un circolo privato di via Monte Santo i tre avevano messo su un vero e proprio mercato della droga.
Il blitz
Il blitz è scattato in tarda serata, quando gli operatori della Squadra Mobile, insieme agli agenti delle Volanti, hanno riconosciuto, fra i numerosi avventori, Moi Emanuele, presidente del circolo, e Porcedda Mihai Florin. Quest’ultimo sin da subito è apparso immotivatamente nervoso, tanto da spingere i poliziotti ad effettuare un controllo personale che ha permesso di rinvenire, occultati negli indumenti intimi, circa 4 grammi di cocaina, divisi in 16 dosi, e circa 60 euro in banconote di piccolo taglio.
Dopo pochi minuti, è arrivato sul posto un altro soggetto ben noto agli investigatori, Congiu Marcello, il quale, apparendo anch’egli particolarmente agitato, alla vista dei poliziotti, è stato sottoposto a un accurato controllo personale, permettendo di rinvenire, occultati negli slip, circa 80 grammi di hashish.
Il Moi ha cercato in vari modi di sviare alle domande degli investigatori sulla sua dimora, ma, grazie agli accurati approfondimenti, si è riuscito a risalire all’indirizzo dell’uomo. Nella camera da letto, nascosta all’interno di un mobiletto, è stata trovata una pistola scacciacani a cui è stata sostituita la canna e apportate modifiche tali da trasformarla in un’arma da sparo calibro 6,35, completa di caricatore con 3 cartucce, in modo da renderla pronta all’utilizzo.
All’interno di un borsello sono state rinvenute altre quattro cartucce, tre di queste calibro 6,35 e una a salve calibro 8. Sempre nello stesso mobile sono state trovate due buste contenenti circa 190 grammi di marijuana.
Il Moi è stato accompagnato presso il carcere di Uta, mentre il Congiu e il Porcedda sono in attesa dell’udienza direttissima prevista per questa mattina.