Il silenzio dell’ente che non garantisce il diritto allo studio
A seguito dell’ennesimo provvedimento lesivo dei nostri diritti, stamattina (28 settembre, n.d.r.) noi studenti siamo tornati a protestare sotto la sede dell’ERSU.
Secondo l’avviso affisso nelle case, i ragazzi che risultano idonei nelle graduatorie provvisorie, e che secondo il bando hanno diritto a permanere nelle strutture dietro pagamento di un corrispettivo, si ritroveranno a dover abbandonare il proprio alloggio entro le ore 19:00 del 30 settembre.
In risposta alle nostre rivendicazioni, l’ente si è limitato a promettere di riesaminare le richieste finora inoltrate. Una risposta del tutto insoddisfacente e che non fa altro che dimostrare come l’Ente non voglia trattare tutti allo stesso modo, ignorando le necessità degli studenti fuori sede e la situazione sanitaria, creando discriminazioni tra gli aventi diritto usando criteri arbitrari e non previsti dal bando.
Ci troviamo così a due giorni dal possibile sfratto senza nessuna risposta concreta. Per queste ragioni, se entro il 30 settembre tutti gli studenti idonei non avranno la certezza di poter rimanere all’interno delle case, saremo pronti a mobilitarci ancora.
Gli studenti universitari di Cagliari