Di sicuro il suo debutto in campionato con il Cagliari non sarà dei più semplici, infatti dall’altra parte ci sarà il Sassuolo che la passata stagione ha davvero stupito.
“Affrontiamo un Sassuolo che dispone di una rosa completa e che lavora insieme da parecchio tempo. L’anno scorso gli emiliani sono stati la seconda squadra del campionato per possesso palla, un dato eloquente. Noi opponiamo la nostra organizzazione, che come detto necessità di tempi di apprendimento ma mettiamo anche determinazione e voglia di fare la partita. Dobbiamo cercare di limitare il loro palleggio ed essere incisivi”.
In partite come quelle di domani il fattore “sostituzioni” sarà veramente importante per rompere gli equilibri in campo.
“Per la formazione iniziale ho ancora qualche dubbio. I due laterali di difesa sono arrivati da poco, sono prospetti interessanti per il futuro ma anche ottimi per l’immediato. Chiunque andrà in campo, darà il suo contributo. Non sottovaluterei l’importanza delle sostituzioni: con cinque cambi a disposizione, chi subentra può orientare una partita”.
Quel che è certo è la presenza del pubblico. In Emilia-Romagna gli stadi potranno accogliere fino a 1000 spettatori. Un punto di partenza dopo il lockdown.
“Mille spettatori sono pochi ma vista la situazione danno entusiasmo e bellezza al gioco. Mi auguro che il numero dei tifosi ammessi allo stadio possa aumentare sempre di più e di averli presto anche alla Sardegna Arena”.