Festival dei Castelli. Tra raffinati concerti e la presentazione del murale di Mauro Patta, la Sardegna va alla riscoperta di un pezzo di storia sui limiti territoriali e culturali sorte tra le terre romanizzate e le Civitates Barbariae.
Prende vita domenica 6 settembre a Laconi la terza edizione del festival itinerante “Rete dei Castelli“. Promosso dalla Rete dei Comuni e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e lo spettacolo, la manifestazione rinnova la sua presenza tra gli eventi culturali di maggior interesse proponendo una programmazione ricca e per certi versi inedita rispetto alle precedenti edizioni.Il disvelamento di un murale dalle forti connessioni tra storia e comunità, un argomento affascinante che è stato alla radice di un conflitto culturale millenario ed un raffinato concerto saranno i punti di forza della prima tappa.
· Gli Appuntamenti – La serata prenderà il via alle ore 18.30 con la presentazione della prima novità della terza edizione della Rete dei Castelli: un murale realizzato dall’artista Mauro Patta che raffigura il tentativo che il Papa Gregorio Magno fece nel 594 di convertire Ospitone, il capo dei barbaricini. Sarà l’impronta che permetterà di legare maggiormente la comunità alla sua tradizione.
A seguire, nello storico Palazzo Aymerich, ci sarà la presentazione della moneta commemorativa della manifestazione, un pezzo unico e prezioso donato all’amministrazione comunale; e un incontro dal titolo “Laconi, Làcana….terra di confine”: Giorgio Murru, direttore scientifico della Rete dei Castelli, e Donatella Rita Fiorino, direttrice per la Sardegna dell’Istituto Italiano dei Castelli, dialogheranno con Vindice Lecis sui confini e i limiti culturali e territoriali sorti tra le terre romanizzate e le Civitates Barbariae, andando a toccare la radice di un conflitto culturale millenario.
In conclusione, alle ore 20.30 nella Chiesa di Sant’Antonio Abate, Giuliana Pisanu e Franco Fois eseguiranno un concerto sulle note del Chominciamento di Gioia.
· Il Luogo – La tradizione indica nei resti all’interno del parco Aymerich i ruderi del castello di Laconi appartenente alla nobile famiglia e oggi immerso in una pittoresca vegetazione. Scavi archeologici e stratigrafie murarie hanno consentito di stabilire interventi di tempi diversi, che ne rendono la lettura assai difficoltosa. Si individua un edificio più antico, a pianta rettangolare, attraversato da un passaggio voltato a botte e preceduto da un ingresso con volte a sesto acuto. Sul lato destro del passaggio voltato è murata un’epigrafe, non ancora del tutto decifrata, che tuttavia riferisce della presenza di una porta e comprende una data: 1053.
Probabilmente l’epigrafe apparteneva ad altro edificio ed è stata reimpiegata, in quanto le strutture denotano modi costruttivi propri del XIII secolo. Accanto a questa sorta di torre si erge il palazzo vero e proprio, residenza della famiglia degli Aymerich, marchesi di Laconi, dal XVII secolo. L’edificio, progettato nell’Ottocento dall’architetto Gaetano Cima in stile neoclassico, si trova al centro del paese, davanti al palazzo municipale. Si articola su tre livelli scanditi da numerose finestre ed eleganti balconcini. All’interno del palazzo, nelle ampie stanze abbellite da preziose carte da parati, sono ancora conservati i magnifici arredi del tempo.
· Festival Rete dei Castelli – Nel 2016 è nata La Rete Sarda dei Castelli, insieme di sei fortificazioni presenti nel versante meridionale del Giudicato d’Arborea. Ne fanno parte i comuni di Ales, Laconi, Las Plassas, Sanluri, Sardara, Villamar. Ciascuno di questi paesi ha vissuto da protagonista le vicende che hanno caratterizzato la Sardegna nel Medioevo. Rientrano in questa tipologia il Castello di Las Plassas nel Giudicato d’Arborea che vigila sul limite territoriale con il Giudicato di Cagliari; il Castello di Sanluri, sul confine di Regnum Sardiniae e il Giudicato d’Arborea; e Cuccuru su Casteddu di Villamar, frutto dei mutati confini territoriali tra il cagliaritano e l’Arborea a partire dal 1206.
Diversa la storia del Castello di Laconi, legata al controllo di una làcana, confine tra le terre barbaricine e quelle romanizzate. Il Castello di Monreale a sua volta è uno degli esempi più complessi e meglio conservati del castelliere sardo, di certo la fortificazione più importante dell’Arborea verso il Cagliaritano. Il castello di Ales invece venne eretto a controllo di un fondamentale crocevia che immette nel golfo di Oristano.
Promosso dalla Rete dei Comuni col sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna e dell’Assessorato regionale dello Spettacolo, il Festival è organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo con il supporto dell’Istituto Nazionale Rete dei Castelli, del Touring Club Sardegna, e dei comuni di Sanluri, Sardara, Laconi, Las Plassas e Villamar.
· Misure di prevenzione – Nell’attuazione delle norme sanitarie per contrastare l’emergenza Covid-19, l’ingresso è consentito ad una persona per volta. Nel luogo degli eventi verrà agevolato il distanziamento sociale di un metro tra le persone e la messa a disposizione del gel mani disinfettante. Familiari e congiunti possono prendere posto vicini, mentre andrà indossata la mascherina fino al raggiungimento del posto assegnato. L’accesso è vietato alle persone a cui verrà rilevata una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi.