La selezione dei migliori vini italiani firmata da Paolo Massobrio e Marco Gatti compie 18 anni e si conferma una delle più longeve e interessanti nel panorama nazionale.
Merito anzitutto di una formula che in questi anni ha permesso di andare a fondo nel territori, scoprendo chicche quasi introvabili.
Il criterio scelto, infatti, è quello di individuare ogni anno 100 cantine che meritano il podio, senza mai premiare quelle degli anni precedenti.
A questi si aggiungono i Fuori di top cioè cantine, per lo più piccole o piccolissime e spesso nuove, con vini eccezionali scoperti a chiusura della selezione effettuata con degustazioni collettive. In questa edizione sono 28 i vini promossi direttamente sul campo o da Massobrio o da Gatti, quindi senza passare dalle degustazioni plenarie.
Il tutto per offrire un quadro unico dell’Italia da bere che vede affacciarsi con convinzione – ed è la maggiore novità dell’anno – una regione in particolare, la Calabria che con i suoi 7 vini premiati affianca i top player del Sud Italia Campania e Sicilia (che ne ha comunque 7).
Ai vertici si confermano Piemonte e Toscana rispettivamente con 22 e 21 vini premiati che vanno a toccare sia le grandi denominazioni (sono 4 i Barolo premiati 2 i Brunello e 3 i Chianti Classico) ma anche i territori emergenti (come Carema e Valli Ossolane in Piemonte) o diventati negli anni una splendida realtà (come Montecucco e Maremma che in Toscana contano complessivamente ben 5 premi).
Come ogni anno, il riconoscimento dei Top Hundred comprende anche i Top dei Top, ossia l’eccellenza per ogni categoria.
Per i vini bianchi, a primeggiare è il Sardegna Semidano Superiore “Costa J Vacca” 2016 di Muxurida di Samatzai (SU): da un’uva straordinaria, il vino dell’anno che regala una suggestione ancora nuova di questa uva, il semidano, su cui si scriveranno nuove pagine della Sardegna del vino.
Nel bicchiere, un vino dal colore giallo oro intenso e di evidente concentrazione, frutto di una vendemmia prolungata e quasi tardiva di uve semidano.
Al naso avvolge un frutto intenso a polpa gialla, mentre in bocca un incredibile velluto accompagna un sorso complesso dove la freschezza avvolge un corpo ben sostenuto e lo rende elegante. La chiusura sapida e di persistenza assai lunga ne fa un vino capolavoro.
A seguirlo, nella categoria dei rossi è il Bergamasca Cabernet Franc Vino Biologico “Vento Fermo” 2018 di Le Corne di Grumello del Monte (BG), tra i rosati è il Lazio Rosato “Ramatico” 2018 di Pacchiarotti di Grotte di Castro (Vt), tra i vini spumanti il Brut Metodo Classico “Bàsura Obscura” di Durin di Ortovero (Sp) e, tra i passiti, il Terre Siciliane Zibibbo Passito “Zhabib” 2018 di Hibiscus di Ustica (Pa).
La selezione di quest’anno è stata comunicata in anteprima stamane dalla rivista e sito on line Cronache di Gusto e commentata in diretta Facebook da Paolo Massobrio e Marco Gatti con il direttore Fabrizio Carrera (per rivedere la diretta clicca qui),
mentre la cerimonia di premiazione sarà effettuata, in una versione innovativa e totalmente digitale, a Golosaria Fiera on Line domenica 1 novembre, quando saliranno metaforicamente sul palco anche le 21 Cantine Memorabili che rappresentano quelle realtà storiche, già premiate con il Top Hundred, ma che vivono un costante miglioramento della loro offerta.
I nomi dei premiati saranno svelati per l’occasione.
Sul sito www.cronachedigusto.it e su www.ilgolosario.it la lista completa di Top Hundred e Fuori di Top 2020 (questi ultimi indicati con l’asterisco).4