Elezioni Comunali. Il 25 e 26 ottobre, in alcuni paesi della Sardegna, si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale.
Santa Teresa Gallura, luogo di mia residenza da oltre 50 anni, è fra questi. E’ un appuntamento importante che cade in un momento difficile per tutti. Per questo motivo ritengo utile un cambio di rotta: le ultimissime votazioni e, le performance dei Sindaci di Arzachena e La Maddalena ci portano in questa direzione.I partiti e i loro vecchi rappresentanti devono fare un passo di lato. Santa Teresa Gallura (la seconda porta d’oro del turismo in Sardegna ahimè abbattuta) luogo meraviglioso e, di cura conosciuto in tutto il mondo deve essere guidato da una Amministrazione giovane e capace.
A questo proposito segnalo alcuni nei di questa estate (mi limito a tre per ragioni di spazio). In data 8 giugno ho inviato una lettera (di suggerimenti) via social alla Signora Stefania Taras, responsabile dell’Assessorato al Turismo: la risposta pervenutami, molto personale, era priva di collegialità e di scarsa professionalità.
Elezioni comunali
A fine luglio, con un amico, mi sono recato al Phi Beach di Baja Sardinia, dove ho pagato euro 25,00 una caipiroska (in piedi), con fragole surgelate: lo scorso anno costava euro 15,00. Mercoledì 15 settembre, sempre con il solito amico, mi sono recato al Club Hotel di Baja Sardinia (5 stelle) per sentire una brava pianista. Ho ordinato un Aperol Soda ma ho dovuto optare per un Campari in quanto il prodotto pur presente nel menù non c’era.
Ci ha serviti un Maitre in scarpe da tennis nere e, maglietta blu??? Subito dopo ci siamo recati a San Pantaleo dove una gruppo di architetti, pittori e disegnatori vari hanno trasformato il paesino in un borgo tipico gallurese. Alle 21,00 decidemmo di sederci all’esterno di un piccolo locale. Immediatamente mi sono reso conto che si trattava di un bar trasformato in ristorante. Abbiamo chiesto dell’acqua minerale e, il proprietario, un Signore toscano, ci voleva rifilare dell’acqua semplice da lui mineralizzata???!!
Poco dopo ci ha portato n. 2 bottigliette di plastica di marca sconosciuta. La cena si è rivelata un vero disastro: coperto euro 3,50 p.p., (tovaglietta di carta 40×40 e un piccolo tovagliolo di carta): antipasto di mare euro 22,00 p.p. composto da 4 mini piattini di prodotti non di qualità e residuati: dolce semplice euro 8,00 p.p.
Prima di andar via mi sono recato nell’unico bagno, per lavarmi le mani, dal momento che la salviette non ci è stata fornita (un bugigattolo di due metri quadri). Lascio il giudizio e l’interpretazione ai lettori. Mi permetto di dare una grandissima insufficienza ai ristoratori sardi che somministrano vini del Cile (o della California) o altri prodotti non legati alle nostre produzioni e alle nostre tradizioni.
Di Salvino Grindi