La ripresa economica sarda ha mostrato tutte le falle temute prima dell’inizio della bella stagione. La bella isola Covid-free è diventata invece il nuovo polo di contagio a causa dei turisti provenienti da tutto il mondo. Nonostante il Governatore Solinas ha sempre ribadito fortemente la non responsabilità degli isolani in queste nuove linee di contagio, i sardi negli ultimi giorni sono stati più volte definiti untori.
A rischio gli ospedali sardi
L’aumento della curva dei contagi da Covid-19 mette a rischio gli ospedali sardi e costringe le autorità sanitarie a intervenire con una nuova stretta. A partire dal 3 settembre verranno sospese temporaneamente le visite dei parenti dei pazienti ricoverati nei tre presidi dell’azienda Brotzu di Cagliari: San Michele, Microcitemico e Businco.
“Sino a diversa disposizione di questa direzione generale – spiega il commissario straordinario del Brotzu Paolo Cannas – l’accesso è temporaneamente sospeso, per il tempo strettamente necessario alla comprensione dell’evoluzione della curva epidemiologica. Sarà oggetto di valutazione da parte dei direttori di stabilimento ospedaliero la concessione di deroghe rispetto a casi specifici ove è imprescindibile la presenza di un visitatore. Il divieto di ingresso è esteso anche agli informatori scientifici.”
La stretta è necessari per cercare di aggirare il problema della nascita di nuovi possibili focolai da Covid-19, nati in ospedale. Non dimentichiamo quanto accaduto a Codogno all’inizio di questa emergenza sanitaria.
La movida e il Covid-19
Intanto, nel resto dell’isola, da sud al nord, dove si sono registrati i maggiori focolai legati alla movida di Ferragosto, le attività sono congelate. L’Ats ha infatti ha bloccato di nuovo attività e prestazioni negli ospedali di Olbia, Tempio e La Maddalena, oltre ad aver sospeso le visite. Saranno garantite le prestazioni per i pazienti oncologici e tutti i servizi essenziali, sul resto si ritorna, seppure provvisoriamente, alle misure più severe che hanno bloccato per mesi l’attività sanitaria.
La lotta al Covid-19 è viva più che mai e l’attenzione deve essere alta dopo lo spettro di possibili lockdown per l’isola.