In sintesi la Regione Sardegna, con il documento approvato nel corso della seduta di ieri, giovedì 24 settembre, si assume la responsabilità di rilasciare le estensioni con la possibilità di denunciare, per omissione d’atti d’ufficio, i Comuni che non dovessero provvedere a dare l’assenso.
“Possiamo tirare un sospiro di sollievo”, ha commentato Danilo Cacciuto, presidente del Sib Confcommercio Sud Sardegna, “attendevamo questa notizia da tempo. Per noi significa salvare il settore, le famiglie e i suoi dipendenti, e quindi iniziare a investire sulle nostre aziende con ammodernamenti e migliorie per renderle più green, ecosostenibili, ampliando anche l’offerta dei servizi proposti fino ad oggi.
I nostri ringraziamenti vanno alla Regione e in particolare all’assessore Quirico Sanna”.
Estensione fino al 2033 per i titolari degli stabilimenti balneari significa anche meno burocrazia. “Questa operazione toglie di fatto il concessionario dalle responsabilità di affrontare le amministrazioni comunali, talvolta in contrasto con la Legge dello Stato da rispettare”, spiega il numero uno della categoria del Sud Sardegna. Il riferimento è sindaco di Olbia Settimo Nizzi, che aveva intenzione di mandare a bando tutte le concessioni