Il 22 e il 24, con raduno alle 18.30 in viale Calamosca, gli architetti sperimentano il
concetto di Geografia Emozionale nella manifestazione Paesaggi a lume di lanterna.
Si tratta di un modo di leggere il rapporto tra luoghi e persone che tiene in considerazione la percezione soggettiva ed emotiva di chi quei paesaggi li vive e li frequenta, siano essi
residenti o turisti.
I cinque sensi vengono solleticati e stimolati in questa passeggiata con gli esperti del paesaggio.
Un’idea curiosa e affascinante per scoprire o riscoprire un angolo di Cagliari, quello che da viale Calamosca arriva fino al faro di Sant’Elia, dove la natura, pur all’interno della città, è rimasta incontaminata e non sovrastata dall’attività dell’uomo, che ha sì usufruito del luogo, ma rimanendo anche custode dello stesso.
Non saranno solo gli architetti a guidare i visitatori alla scoperta della storia di questi
luoghi, ma durante il percorso diviso in stazioni, dove al pubblico verranno fornite le
lanterne, si potranno ascoltare i racconti di naturalisti, agronomi, funzionari della
Sovrintendenza e rappresentanti della Marina Militare.
La manifestazione non vuole avere solamente uno scopo didattico.
L’obiettivo è di creare un momento di intimità tra uomo e paesaggio in cui la comunicazione passa attraverso un canale più emotivo, narrativo e poetico.
Una serata in cui i partecipanti conosceranno un luogo nella sua complessità potendone apprezzare la bellezza e l’atmosfera che lo caratterizza.
Un modo per leggere e amare la città.
Tutte le informazioni per iscriversi (la prenotazione è obbligatoria) alla passeggiata si trovano al link https://www.ordinearchitetticagliari.it/2020/09/evento-paesaggi-a-lume-dilanterna/
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e
Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
ed A.I.D.I.A. (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti sezione Cagliari) e la
Marina Militare di Cagliari grazie alla quale si potrà visitare il Faro di Sant’Elia.
Il 26 settembre, invece, Cagliari renderà omaggio alla vita e alla carriera dell’architetto
Giovanni Zedda, che con i suoi 50 anni di iscrizione all’Ordine è certamente una
figura culturale di riferimento per la nostra città e per la Sardegna in genere, che ha
visto pubblicati i suoi lavori su testi e riviste nazionali e internazionali come
L’Architecture d’au jourd’hui, Casabella, L’Architettura cronaca e storia di Bruno Zevi,
L’Architettura Pratica di Pasquale Carbonara, L’Industria delle costruzioni, Progettare, il
Trattato di restauro architettonico di Giovanni Carbonara e molti altri ancora.
Appuntamento alle 20 per una chiacchierata informale a 360 gradi con la Presidente
dell’Ordine Teresa De Montis, in cui Zedda racconterà al pubblico questi dieci lustri
dedicati anima e corpo al paesaggio e alla bellezza.
A seguire, sempre il 26, sarà presentato il Concorso Internazionale Sardegna Design
Award 2020, promosso dal Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità
Masullas – Parte Montis (CEAS Masullas – Parte Montis).
Si tratta del primo concorso di Design per la creazione di un arredo urbano per uno
spazio pubblico che risponda ai criteri di uno sviluppo sostenibile attraverso la
rilettura delle lavorazioni artigianali e della cultura sarda.
Il concorso è aperto ai professionisti del design e dell’architettura, come singoli o
associati, agli studenti universitari e ai creativi che abbiano voglia di un confronto con la
tradizione manufatturiera sarda all’interno di uno spazio urbano e dentro una sostenibile
economia di mercato.
In palio, oltre al premio in denaro per un montepremi complessivo di 10mila euro, la
realizzazione dei migliori progetti che verranno utilizzati proprio come arredi urbani.
Dettagli, tempi e modalità di partecipazione verranno pubblicati a breve sul sito ufficiale
www.sardegnadesignaward.it