L’ultimo acuto delle Acque libere in stagione ridotta
Sabato si celebra il congedo da cieli e nuvole. Ma proprio perché in chiusura di capitolo la FIN Sardegna riserva un appuntamento sfavillante predisponendo una due giorni magnificata dalla presenza del fenomeno di caratura internazionale Gregorio Paltrinieri e dalla sempre più amalgamante interazione con il movimento del nuoto paralimpico.
Dopo Cannigione e Stintino, la settima edizione di Freedom in Water – 1° Meeting Baia delle Ninfe sceglie Alghero come altra meta eccellente del nord isolano che di sicuro lascerà soddisfatti i cento iscritti alla gara inserita nel calendario FIN Sardegna, povero di date perchè fortemente condizionato dagli strascichi infettivi.
Per vivere attivamente la 48 ore in salsa catalana si consiglia di partecipare alla Conferenza Stampa di venerdì 18 settembre 2020 (inizio ore 12:00 presso la sala conferenze “Lo Quarter” sita in Largo Lo Quarter, ad Alghero), allestita dalla società organizzatrice in collaborazione con il team paralimpico Associazione AlbatroSS.
E’ il preludio al convegno previsto lo stesso giorno alle 18:00 dal titolo “Il Percorso verso un’Olimpiade. Storie di atleti che non mollano mai”. A tenere viva l’attenzione su argomenti stimolanti che possono fare presa anche nei confronti di coloro che non hanno idea di cosa significhi fare agonismo ad alti livelli, ci penserà il presidente dell’Albatross Manolo Cattari che in qualità di psicologo dello Sport saprà pungolare a dovere gli illustri ospiti, tra cui spicca Gregorio Paltrinieri sul fronte olimpico; Carlotta Gilli e Vincenzo Boni costituiscono le nobili presenze in rappresentanza della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). La lista degli ospiti viene completata da Riccardo Vernole, Commissario Tecnico della Nazionale Nuoto Paralimpico e Gianluca Cacciamano, nuovo vicepresidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico. Ritrovo sempre ad Alghero nella sala Maqù dell’Hotel Catalunya.
Ma per assistere allo spettacolo sulle acque salate algheresi si deve aspettare l’indomani dove la 3,5 chilometri comincerà alle 10:00 in perfetta sintonia con la partenza dei 34 Paralimpici (anche se un primo gruppo comincerà a dare bracciate alle 9.00) chiamati a contendersi il titolo di Campione Italiano FINP. E ovviamente a mettersi in discussione ci saranno i sopracitati campioni internazionali.
“Contiamo sulla spinta emotiva che Gregorio Paltrinieri saprà imprimere – dice il neo riconfermato presidente FIN Sardegna Danilo Russu – nella sempre accesa possibilità che tanti giovani si possano avvicinare con entusiasmo alle discipline acquatiche. Dal 1° ottobre comincia l’attività indoor e il nostro Comitato sarà in prima linea per offrire maggiori opportunità in un periodo dove si deve agire con i piedi di piombo”.
Parla Silvia Fioravanti, Presidente Freedom in Water
La preparazione dell’atteso appuntamento è faticosa ma collaudata, frutto di tanta passione introdotta ormai da quindici anni nelle piscine tramite le due associazioni che collaborano in maniera sinergica: la SSD Freedom in Water e l’Asd Progetto Albatross. “Sono nate praticamente insieme – ricorda Silvia Fioravanti, presidente della prima – perché una è la costola dell’altra. Negli anni abbiamo cercato di diffondere la cultura dell’acqua e l’inclusione del nuoto paralimpico con l’olimpico”.
È stato faticoso, visti i tempi, coinvolgere gli ospiti di caratura internazionale?
Più che altro impegnativo. Ma tutto è volto al meglio grazie alla disponibilità di atleti e tecnici che hanno da subito manifestato entusiasmo ed interesse nel partecipare alla nostra manifestazione.
Avete mutato un’altra volta scenario, come mai la scelta è ricaduta su Alghero?
Ricevendo la disponibilità dall’Amministrazione Comunale, dal Parco di Porto Conte, dalla Fondazione di Alghero e da tutti gli operatori privati, la strada verso una collaborazione fattiva è stata spianata anche se alle spalle ci sono mesi di lavoro organizzativo.
L’idea del convegno come è maturata?
La presenza alla gara di atleti come Gregorio, Carlotta e Vincenzo era un’occasione unica per trasmettere le loro esperienze agli atleti più giovani e a tutti gli appassionati del mondo nuoto.
Cosa vuol dire gestire un’ associazione nell’era Covid–19?
E’ molto difficile. Abbiamo chiuso il 6 marzo 2020 e riprenderemo l’attività didattica a fine settembre con tanti costi per riavviare gli impianti che dopo mesi di chiusura richiedono parecchia manutenzione e soprattutto l’adeguamento ai protocolli Covid.
In che maniera vi state muovendo per il futuro?
In questo particolare momento storico è difficile fare programmazione. Affronteremo con tanta attenzione l’inizio della stagione sperando di arrivare alla conclusione senza interruzioni. Nel frattempo, inizieremo a programmare l’ottava edizione Freedom in Water 2021.