Circolare beffa per il personale della Polizia si Stato
“Chiediamo al Capo della Polizia Pref. Gabrielli di intervenire in prima persona per fare chiarezza sulla circolare del 15 luglio u.s. del Ministero dell’Interno relativa agli attestati di pubblica benemerenza del Dipartimento di Protezione Civile in merito all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.
Il primo settembre, questa Segreteria Regionale del Veneto, ha scritto a tutti i questori del Veneto sensibilizzandoli a segnalare tutto quel personale che nel periodo del lockdown era impegnato su vari fronti e per le relative competenze, a fronteggiare questa emergenza. Una situazione che sta diventando l’ennesima umiliazione per i poliziotti a fronte di una circolare “beffa” che come sempre lascia questa discrezionalità ai Questori.
Risultato? Una vergognosa presa in giro, in pratica i Questori non stanno segnalando alcun poliziotto!
A seguito della circolare DPC/PSN/36662 del 25 giugno 2020, sono state date indicazioni a tutti i Questori d’Italia di individuare i dipendenti che si siano distinti attraverso significative e particolari doti di altruismo e abnegazione nel periodo di cd. “lockdown” e che siano meritevoli di tale benemerenza a seguito dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili dal Covid-19.
Sta di fatto che il primo periodo della succitata circolare è chiaro e, a parere di chi scrive, non lascia dubbi interpretativi circa il fatto che debbano essere segnalati tutti i dipendenti che abbiano svolto servizi anticovid.
A parere di questa O.S. evidenziamo come tutti gli Operatori di Polizia delle Questure, Commissariati e di tutte le specialità della Polizia di Stato (Polstrada, Polfer, Frontiera, Postale) i quali hanno avuto il coraggio di “abbandonare” le proprie famiglie per prestare servizio nel periodo di chiusura totale del Territorio Nazionale, siano meritevoli di segnalazione.
Infatti, si è potuto constatare che il personale mosso da senso del dovere, spirito di abnegazione ed elevata professionalità, non si sia risparmiato nell’affrontare al meglio i pericoli sanitari di questa emergenza, e ha espletato il proprio servizio per far rispettare le norme “anticovid” disciplinate dal D.P.C.M. 18/2020 dell’08.03. e s.m.
In quel periodo ricordiamo come l’Amministrazione, per correre ai ripari e per limitare la presenza negli uffici, abbia esortato il personale a prendersi ferie arretrate, giornate di aggiornamento professionale in modalità e-learning, ecc. e, ciò nonostante, i poliziotti si sono messi a disposizione per svolgere qualsiasi servizio per garantire la sicurezza legata all’emergenza sanitaria del nostro Paese.
Poliziotti criticati, attaccati sui social, derisi da, purtroppo, troppi cittadini che non volevano rispettare le limitazioni dei vari e continui DPCM che si susseguivano creando non poca confusione. Ma i poliziotti c’erano e si vedevano nelle strade, nelle piazze, nelle stazioni ferroviarie, ecc.
Ci preme sottolineare altresì che, senza ombra di dubbio, questa benemerenza spetti in primis a tutti gli Operatori che abbiano lavorato su strada a vario titolo, ma che spetti anche a quei dipendenti di Uffici “non operativi”, quali i Corpi di Guardia perché a contatto con il pubblico a dare continue informazioni, ai colleghi dei Centralini e delle Centrali operative perché massimamente impegnati per dare risposte alle migliaia e migliaia di cittadini che chiedevano informazioni sulle restrizioni in vigore in quei giorni e mesi di blocco totale al fine di non incorrere in sanzioni e anche agli Uffici Investigativi (Digos-Mobile-Scientifica ecc.) perché, sebbene non abbiano svolto prioritariamente servizio su strada, hanno contribuito fattivamente a garantire una continua efficienza del sistema di sicurezza con la loro presenza in caso di necessità, idem per il personale del Reparto Mobile di Padova, impegnato anch’esso nella sanificazione delle strade e altri servizi come il Reparto Prevenzione Crimine del Veneto e le UOPI.
Siamo costretti a intervenire e denunciare pubblicamente questa vergognosa situazione perché la data ultima per le segnalazioni è il 30 di settembre e la piega che sta prendendo questa cosa ci porterà come spesso accade a una disparità di trattamento tra il personale che ha svolto medesimi servizi in diverse parti d’Italia.
Dalla nostra lettera del primo settembre ha risposto solo il Questore di Padova che ha scritto chiaramente che “non è stato individuato alcun dipendente” e pensare che a Padova il Reparto Mobile è stato utilizzato per sanificare le strade, in provincia di Padova abbiamo avuto uno dei primi focolai nel comune di Vo’ Euganeo e non ci si venga a dire che nessun poliziotto è stato interessato da questa emergenza che ha visto blindare quel comune?
Sappiamo, comunque, che in questi giorni stanno negando le richieste del personale e anche in altre questure non stanno segnalando nessun poliziotto. Sembra come se i poliziotti siano rimasti seduti comodamente a casa in una sorta di quarantena volontaria.
Ecco, diciamo basta a questa presa in giro e chiediamo al Capo della Polizia Gabrielli di intervenire in maniera incisiva e con urgenza per dare una linea chiara e uguale per tutti i Questori che in questo momento stanno glissando su questo argomento e come spesso accade ormai, la discrezionalità va sempre “contro” il personale coinvolto”.
Il Segretario Generale Regionale FSP Polizia di Stato Veneto
Mauro Armelao