Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, commentando i dati forniti dall’Osservatorio Asaps “Sbirri Pikkiati”, che registrano come in Italia, nei primi sei mesi di quest’anno, gli episodi di aggressioni agli operatori della sicurezza sono stati 1.414, il 20,6% in più rispetto ai 1.123 dello stesso periodo dell’anno scorso.
“Da tempo – continua Mazzetti – lanciamo l’allarme rispetto alla recrudescenza e all’arroganza di atteggiamenti oppositivi, oltraggiosi, pericolosi nei confronti di chi svolge per il Paese la più complicata delle funzioni, e oggi i dati fotografano quanto impetuosa sia la triste realtà. Andare in strada nasconde insidie che quotidianamente possono trasformarsi in tragedie. Nei primi sei mesi di quest’anno 8 operatori al giorno in media hanno avuto bisogno di ricorrere alle cure dei medici dei pronto soccorso, che hanno emesso un referto ogni tre ore.
Ma i relativi dati rispetto alle reazioni del sistema a fronte di queste continue violenze sono ancor più sconfortanti, quando non offensivi della dignità e della sicurezza degli operatori, sempre meno tutelati e garantiti su tutti i fronti. Mancano regole chiare, fuori da ogni ipocrisia, e strumenti che impediscano ogni tipo di contatto fisico, mentre è solo un miraggio la certezza della pena per chi delinque contro un operatore di polizia, e in tal senso è abominevole ritenere che lesioni e oltraggi rientrino nella comune attività professionale. E’ indispensabile, infine, che lo Stato e le Istituzioni si costituiscano sempre parte civile al fianco dei propri servitori in divisa”.