Le aziende agricole potranno occuparsi della manutenzione del territorio
Le aziende agricole che gravitano sul territorio del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, da ieri, 17 settembre 2020, possono iscriversi per entrare a fare parte dell’elenco degli operatori che possono intervenire nella manutenzione del territorio. Passa quindi alla parte operativa l’annuncio da parte dei vertici del Consorzio di Bonifica di allargare la possibilità di manutenzione del territorio alle aziende agricole.
Il 30 giugno, infatti, il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna aveva approvato una delibera con la quale prevedeva, entro determinati limiti economici, la possibilità di affidare i lavori di competenza dei Consorzi a una azienda o più aziende che garantiscano di possedere le attrezzature per procedere.
“Una piccola rivoluzione – l’aveva definita il presidente Toni Stangoni – a cui, dopo l’estate, stiamo dando pratica”.
Per le aziende agricole un possibile introito economico, e per il Consorzio la consapevolezza di fare affidamento su persone che conoscono bene il territorio e hanno interesse a curarlo.
Nella pagina apposita sul sito internet del Consorzio è possibile scegliere in quale sezione iscriversi: o agli elenchi dei lavori, servizi e forniture, oppure all’elenco dei professionisti, oppure a quello dei prestatori d’opera. I limiti economici entro cui potranno essere affidati i lavori rimangono entro i 50.000 euro se è un singolo imprenditore agricolo, 300.000 invece se si tratta di un gruppo di aziende che hanno deciso di associarsi secondo le modalità previste dal diritto.
“Coinvolgiamo le aziende nella pulizia delle fasce antincendio; la difesa dalle inondazioni e scolo delle acque anche da territori inondati da piene, la pulizia degli argini e canali di bonifica – spiega ancora Stangoni – con l’estirpazione di erbe acquatiche lungo gli alvei, la chiusura di piccole rotte degli argini, la ripresa di frane nelle sponde dei canali e rimozione di parziali interramenti del fondo dei canali stessi, la riparazione e sostituzione di tubazioni irrigue, lo sgombero delle foci dei canali di scolo e di irrigazione, e infine la rimozione di materiali rovinati”.