Cala il sipario sul NurArcheofestival
Il suo viaggio in Sardegna lo sta percorrendo anche quest’anno il NurArcheoFestival, nonostante le difficoltà causate dal Covid-19. E la dodicesima edizione della rassegna organizzata dal Crogiuolo, con la direzione artistica di Rita Atzeri, si avvia verso il rush finale con le ultime due date in cartellone.
5 settembre: “Su Connottu” in scena a Porto Scuso
Oggi, sabato 5 settembre, approda nel Sulcis, a Portoscuso, dove l’antica Tonnara di Su Pranu sarà il palcoscenico, alle 21, per “Su connottu”, adattamento e regia di Rita Atzeri su testi di Ruju, Masala e Mazzoni (produzione Il crogiuolo). Una pietra miliare del teatro in Sardegna, opera scritta nel 1972 dal poeta, romanziere, drammaturgo nuorese Romano Ruju e portata in scena per oltre 300 recite dalla cooperativa Teatro di Sardegna.
A qualcuno il nome di Pasqua Selis Zau, nota Paskedda Zau, non dirà nulla. Eppure è lei la popolana nuorese, vedova, madre di dieci figli, che il 26 aprile del 1868 scatenò la sommossa popolare contro gli effetti della Legge delle Chiudende (il provvedimento legislativo emanato nel 1820 durante la dominazione sabauda in Sardegna, che autorizzava la recinzione dei terreni fino ad allora considerati, per tradizione, di proprietà collettiva, introducendo di fatto la proprietà privata), quando contadini e pastori protestarono contro la volontà del Consiglio Comunale di Nuoro di voler privatizzare le terre pubbliche.
Quella rivolta è passata alla storia come “Su Connottu”, dal grido levato da Paskedda, “A su connottu, torramus a su connottu!”, al “conosciuto”, alla consuetudine. Nell’opera di Ruju, poi arricchita dalle poetiche “ballate” di Francesco Masala e riscritta per la scena dal regista Gianfranco Mazzoni, la narrazione è affidata principalmente agli uomini. Nel racconto al femminile pensato dal Crogiuolo a dare lettura del testo adattato da Rita Atzeri saranno la stessa Atzeri, Maria Grazia Bodio, Isella Orchis, due attrici storiche del Teatro di Sardegna, e Gisella Vacca, accompagnate dal polistrumentista Nicola Agus:
“Un tentativo, senza stravolgere i contenuti della narrazione, di riportare equilibrio alla vicenda, almeno sul piano interpretativo delle voci in scena” spiega Atzeri.
6 settembre: “Incontri” in scena a Talana
Il sipario sul NAF 2020 calerà in Ogliastra domenica 6 settembre, quando Talana, nella località Su Lompatzu, accoglierà alle 20 la riproposizione di “Incontri. Ge no est nudda s’ospitalidadi”, una produzione del Crogiuolo.
Lo spettacolo, che si avvale della consulenza scientifica dell’archeologa Carla Perra e con i testi di Roberto Corona e Rita Atzeri, che cura anche la regia, è concepito con la forma itinerante del dramma a stazioni e ricostruisce ipotetici momenti di vita quotidiana all’interno dell’insediamento nel quale si trovarono a convivere nel 600 a.c. due diverse civiltà, la nuragica e la fenicia.
Alla musica delle launeddas, che un’antica leggenda racconta essere nate proprio dall’incontro fra i due popoli, è affidato il compito di condurre il pubblico da una stazione all’altra. Protagonista è il mercante fenicio Hiram e curiosità, risate e malintesi prenderanno vita in un luogo in cui due grandi culture si sono intrecciate. Gli attori interpreti del corto teatrale sono Marta Gessa, Antonio Luciano, Giulia Maoddi, Daniela Vitellaro, Laura Zedda, Dreh Busu e Fabrizio Zucca, accompagnati dalle launeddas di Orietta Puggioni.
Il NurArcheoFestival è organizzato da Il crogiuolo, su idea e progetto di Rita Atzeri, con il sostegno dell’Assessorato della Cultura della Regione Sardegna, dei Comuni di Bosa, Elini, Goni, Ilbono, Portoscuso, Serri, Talana, Villagrande Strisaili, Villaverde, e con il contributo della cooperativa L’Acropoli Nuragica.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: https://nurarcheofestival.wordpress.com/
Il Crogiuolo
Il crogiuolo, spazio Fucina Teatro, Centro culturale La Vetreria – Cagliari Pirri.
Per informazioni: tel. 070 0990064 – 334 8821892.
Web: www.ilcrogiuolo.eu
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