Referendum costituzionale: Adinolfi si appella a Lega e FdI
Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, rivolge un appello ai leader di Lega e Fratelli d’Italia in vista del referendum costituzionale:
“I sondaggi raccontano di una sconfitta delle sinistre in Puglia e addirittura nelle Marche, dove governano ininterrottamente dal 1970, dall’istituzione delle regioni in Italia. Sono certo che Matteo Salvini e Giorgia Meloni capiscano che se a questo dato si sommasse la sconfitta del M5S al referendum costituzionale, su una riforma che è bandiera dei pentastellati, allora Conte e Di Maio non potrebbero restare al governo un minuto di più.
Viceversa, la vittoria dei sì servirebbe a mascherare i risultati elettorali della Meloni che conquisterebbe due regioni e di Salvini primo partito. Il Popolo della Famiglia, convintamente schierato sul no al referendum da tempo, rivolge un appello a Meloni e Salvini affinché votino no.
Ci sono venti giorni di tempo per politicizzare il referendum. Berlusconi lo ha già capito e pare pronto a ufficializzare il no suo e di Forza Italia. Se Salvini e Meloni si schierassero contro l’inutile e dannosa riforma grillina, il tempo della liberazione dal governo grillino sarebbe arrivato.
È autolesionismo chiedere le elezioni anticipate e contemporaneamente votare sì al referendum. Auspico un recupero di ragionevolezza politica, senza calcoli e timori”.
L’appello del PdF Sardegna
Il Popolo della Famiglia Sardegna invita tutti i propri sostenitori e tutta la popolazione sarda ad andare a votare NO al Referendum del 20 e 21 settembre e desidera ricordare, con ancora più forza, che i partiti che hanno intenzione di tagliare i deputati sono animati da un odio verso la democrazia rappresentativa.
Assecondarli sarebbe un gravissimo errore e la Sardegna sarebbe tra quelle Regioni più penalizzate, a livello di rappresentanza parlamentare. Il risparmio si fa pagando meno i parlamentari, la dittatura riducendone il numero.
Firmato
Popolo della Famiglia Sardegna