I truffati, infatti, in perfetta buona fede pagavano anticipatamente il prezzo degli acquisti, eseguendo bonifici su carte di credito o prepagate, intestate a terzi ma riconducibili all’indagato il quale, si stima, avrebbe accumulato negli anni somme del valore non inferiore ad alcune centinaia di migliaia di euro.
Con il provvedimento emesso, il Questore di Sassari, al fine di impedire al 31enne di proseguire nei suoi comportamenti, gli ha vietato il possesso e l’utilizzo ingiustificato di numerosi strumenti capaci di favorire la reiterazione dei predetti reati, tra i quali, apparati di comunicazione radiotrasmittenti, p.c., tablet, telefoni cellulari, o qualsivoglia apparato che consente l’accesso al web tramite connessione wifi o con rete dati.
Inoltre, è stato vietato al destinatario l’accesso a luoghi di “internet point”, ovvero dove sono offerti servizi telematici di generale, nonché a specifici siti o similari nei quali si svolge il commercio elettronico.