“Su sardu in tempus de oje: il sardo lingua d’Europa“ è il nuovo progetto del Coordinamento Giovani F.A.S.I., la federazione che riunisce le varie associazioni dei sardi presenti sul territorio peninsulare, al via da giovedì 1 ottobre in modalità on-line sui siti internet www.fasi-italia.it e sul blog www.byesardegna.it.
Il corso: “Su sardu in tempus de oje: il sardo lingua d’Europa”
Il corso è strutturato come una serie di lezioni universitarie in modalità e-learning della durata di 40 ore totali, fruibile in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo.
Ogni lunedì e giovedì fino al 21 dicembre alle 18:00, saranno pubblicati nuovi contenuti, videolezioni semplici, dinamiche e rivolte a un pubblico eterogeneo e con un livello base di conoscenza del sardo.
“Il corso si propone di dare una conoscenza globale del sardo nelle sue articolazioni orali e degli strumenti minimi di ortografia tenendo conto delle principali proposte ortografiche. Il sardo nella sua interezza non verrà presentato come esclusivamente la lingua della tradizione folkloristica e della attività tradizionali ma come un codice linguistico etnico sì, ma uguale alle lingue di maggiore diffusione e, quindi, adatto a esprimere ogni aspetto della civiltà contemporanea” spiega il prof. Simone Pisano, responsabile del coordinamento scientifico e didattico del corso.
Il corso è realizzato con il contributo per i progetti regionali della Regione Autonoma della Sardegna 2020 rivolti al mondo dell’emigrazione.
Le dichiarazioni
“Quando a settembre 2019 abbiamo presentato questo progetto alla Regione non potevamo minimamente immaginare il contesto attuale in cui ci troviamo” spiega Mattia Lilliu, coordinatore Giovani F.A.S.I., che aggiunge: “L’idea di un corso di didattica a distanza risulta oggi, purtroppo, un punto ancora più vincente ed estremamente attuale”.
Nel progetto erano anche previsti 5 incontri in presenza, che probabilmente sarà complicato realizzare. In caso di impossibilità saranno sostituiti con incontri virtuali perché, dice Mattia Lilliu:
“L’interazione, lo scambio e il contatto sono fondamentali dal punto di vista umano e allo stesso tempo ci permetteranno di metterci alla prova con ciò che impareremo seguendo le lezioni”.
“Al termine del corso, durante un ultimo incontro formativo extracurricolare, verranno discussi degli elaborati scritti su tematiche varie oggetto di interesse dei frequentanti” conferma il prof. Simone Pisano.
Un altro obiettivo del progetto era il coinvolgimento diretto di sardi da tutto il mondo e la creazione di contatti con le nuove generazioni di emigrati.
“La limba è un elemento identitario centrale nella vita di ogni sardo, ancora di più in quella di un emigrato. Con questo progetto vogliamo allacciare rapporti con tutti i giovani emigrati in Europa e, perché no, anche con chi è più lontano. Del resto la modalità e-learningconsente di raggiungere un’ampia fascia di persone, anche non coinvolte direttamente nel mondo dell’emigrazione organizzata” conclude Mattia Lilliu.
“È importante che siano proprio le nuove generazioni a mettere al centro la nostra lingua per rinsaldare i legami con la nostra terra” aggiunge infine Serafina Mascia, Presidente F.A.S.I. “Del resto i ragazzi che lasciano l’isola oggi hanno un alto livello di specializzazione e già manifestano una forte coscienza sul valore del plurilinguismo e sono convinti che il sardo debba far parte del repertorio linguistico in un contesto plurilingue”.