La tre giorni prenderà il via venerdì alle 19.15 All’anfiteatro comunale, o in caso di condizioni meteo avverse negli spazi del MEA, Museo e centro di documentazione delle culture migranti, il tutto in maniera contingentata e nel massimo rispetto delle prescrizioni anti-covid.
Molto attesa è la presentazione del video spot della XIII edizione: “De s’atra parti de s’arriu” (Dall’altra parte del fiume), un video-clip realizzato in stop-motion da Michela Anedda durante il laboratorio di cinematografia del festival, coinvolgendo le comunità di Asuni e Solarussa, con l’apporto della vocal-coach Antonella Puddu.
Le co-direttrici artistiche Puddu e Anedda daranno quindi lo start alla manifestazione per poi presentare gli ospiti e i temi, a partire da “Shetland e Sardegna: ‘Should I stay or should I go’ – ‘Devo restare o devo partire?’”.
Antonella Puddu e Franca Farina introdurranno poi i tre film della serata. Alle 20 la proiezione di The Rugged Island: A Shetland Lyric di Jenny Gilbertson (docufilm, commedia – 1933 – 56’ – muto).
Alle 21.30 la proiezione di Altura (drammatico – 1949 – 88’) di Mario Sequi, ritrovato e restaurato nel 2019 dalla Cineteca Nazionale – CSC di Roma, e alle 23 The Edge of the World (Ai confini del mondo – drammatico – 1937 – 88’) di Michael Powell.
Tra le altre opere più attese ad Asuni sabato ci sarà l’anteprima del documentario –“Sonallus” (2020 – 7’) di Tomaso Mannoni e domenica la prima regionale assoluta di “Padenti” (Foresta – documentario – 2020 – 24’) di Marco Antonio Pani, con la partecipazione del regista, che proprio ad Asuni è molto amato in quanto direttore artistico uscente del terre di confine delle due precedenti edizioni del “Terre di confine”.