Due gli appuntamenti in agenda, entrambi trasferiti nella Sala Don Bosco in via Asproni (adiacente alla sede della Fondazione Dessì), per via delle avverse previsioni meteo.
Si comincia alle 18.30 con l’incontro con il medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai che, con la partecipazione di Enrica Ena, presenta il suo saggio Mentre la tempesta colpiva forte, ovvero, come recita il sottotitolo, “Quello che noi genitori abbiamo imparato in tempo di emergenza”.
L’emergenza di cui parla il libro edito da DeA Planeta è quella della pandemia da Covid-19 che Pellai, autore di molti bestseller per genitori, educatori e ragazzi, osserva per ciò che ci ha lasciato e che non deve essere più dimenticato, ma integrato nelle nostre storie di vita, nei nostri rapporti più intimi, nelle nostre relazioni familiari.
“Partendo da ciò che è successo in molte delle nostre famiglie – scrive Pellai – rielaborando i fatti, gli eventi e gli avvenimenti salienti, riprendendo la traccia di quelle settimane in cui il virus ci ha obbligato a diventare diversi da ciò che eravamo sempre stati, pur continuando a rimanere quelli di sempre, queste pagine vogliono essere un percorso di resilienza e apprendimento.
Perché ciò che ha sconvolto il mondo ha cambiato anche il nostro modo di essere famiglia. E probabilmente ci ha reso anche più forti. Il rischio potrebbe essere, dopo una grande fatica, di cancellarne la memoria, rimuoverla da noi e ributtarsi in ciò che eravamo prima di viverla”.
Il secondo appuntamento è alle 21 con Erica Mou, prima in veste di scrittrice, poi protagonista di un’esibizione in acustico. La cantautrice pugliese presenta il suo esordio letterario, Nel mare c’è la sete, pubblicato lo scorso 12 marzo da Fandango libri, dove demolisce la retorica zuccherosa delle relazioni d’amore e racconta come dietro ogni coppia perfetta possa nascondersi un doppio fondo inaspettato.
“‘Non avrò mai la pazienza di uno scrittore. Non sarò mai in grado di perseguire un’idea per centinaia di pagine.’ Questa era la frase ricorrente nei miei pensieri, ogni volta che negli ultimi dieci anni ho aperto un file sul computer, ogni volta che qualcuno mi incoraggiava a scrivere un libro”, dichiarava Erica Mou pochi giorni prima dell’uscita del libro
“Ho sempre avuto paura di non avere la pazienza, io che appartengo alla prima generazione della storia con una soglia d’attenzione tascabile, io che sono abituata alle canzoni, che mi esprimo nel tempo perfetto di tre minuti e dieci secondi, con tanto di ripetizioni nei ritornelli. E invece, alle porte del mio trentesimo compleanno, eccomi qui, con il mio primo romanzo tra le mani”.
Nata in Puglia nel 1990, Erica Mou (al secolo Erica Musci) è salita alla ribalta con il suo album d’esordio,”è”, nel 2011, entrato nella rosa dei finalisti del primo Premio Tenco; il brano d’apertura, “Nella vasca da bagno del tempo”, partecipa al Festival di Sanremo 2012 nella sezione Sanremo Social, dedicata ai giovani artisti, dove ottiene il grande apprezzamento della stampa, che le assegna il premio della critica Premio Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv.
Le sue canzoni sono state scelte per diversi film, come “I baci mai dati” di Roberta Torre e “Una piccola impresa meridionale” di Rocco Papaleo, candidata ai David di Donatello nel 2014 come migliore canzone originale. Un’intensa attività concertistica l’ha portata su palchi prestigiosi in Italia ma anche negli Stati Uniti, in Brasile, Regno Unito, Francia, Germania e Belgio. Attualmente abita a Tolosa, in Francia, dove sta lavorando al suo sesto album in studio.
La settimana del Premio Dessì vivrà sabato (26 settembre) il suo momento clou con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario e l’assegnazione dei premi speciali della giuria e della Fondazione di Sardegna.
La serata, inizialmente prevista a Casa Dessì, si terrà invece nella Palestra in via Stazione, per via delle avverse previsioni meteo. Invariato l’orario di inizio, alle 18. In lizza per il podio più alto nella sezione Narrativa del premio letterario ci sono Melania Mazzucco con L’architettrice (Einaudi), Hans Tuzzi con Nessuno rivede Itaca (Bollati Boringhieri), e Alessandro Zaccuri con Nel nome (NN Editore); per la Poesia, invece, Maurizio Cucchi con Sindrome del distacco e tregua (Mondadori), Emilio Rentocchini con 44 ottave (Book Editore), e Paolo Ruffilli con Le cose del mondo (Mondadori).
Nel corso della cerimonia – condotta anche quest’anno da Umberto Broccoli e arricchita dagli intermezzi musicali di Silvia Spiga e Pierpaolo Pais, e dalle letture di pagine delle opere finaliste affidate a Emilia Agnesa e Giacomo Casti – verranno consegnati i due premi speciali che affiancano quelli prettamente letterari: come già annunciato, il Premio Speciale della Giuria va al filologo classico e storico dell’antichità Luciano Canfora (presente in collegamento Skype), autore di opere che hanno allevato generazioni, un accademico che non ha fatto mai mancare la sua voce su temi rilevanti della nostra democrazia e della nostra civiltà.
Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna è stato invece assegnato alla direttrice editoriale Renata Colorni, mezzo secolo di vita tra i libri, metà dei quali alla direzione della collana Meridiani della Mondadori, e ad Andrea Kerbaker, manager della comunicazione e raffinato bibliofilo, fondatore della Kasa dei Libri a Milano.
In attesa della cerimonia di premiazione, un altro appuntamento è in programma per sabato 26: in mattinata, nella Sala Don Bosco (anziché nell’aula magna del Liceo Classico come inizialmente previsto), si presenta alle 9.30 il volume Caro Giuseppe Dessì. Quaranta anni di libri: curato da Anna Dolfi e edito quest’anno dalla Fondazione Dessì, è una raccolta di testi critici degli studiosi del Gruppo dei Ricercatori Dessì, legato alla curatrice del volume e all’Università di Firenze.
Rimandate invece a data da destinarsi, sempre in previsione di maltempo, sia la passeggiata alla scoperta dei luoghi dei romanzi e della vita dello scrittore Giuseppe Dessì, che era in programma per sabato mattina, sia l’escursione lungo il sentiero 119 della Classificazione del CAI, prevista per domenica mattina.
Tutti gli appuntamenti della settimana culturale del Premio Dessì – che nella maggior parte dei casi sono disponibili in streaming sui canali ufficiali della Fondazione Dessì, a cura di Eja Tv – si svolgono a numero chiuso e nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19. Per partecipare è indispensabile prenotarsi attraverso l’indirizzo mail [email protected] oppure, tutti i giorni dalle 9 alle 13, telefonando al numero 0709314387. Informazioni e aggiornamenti sul programma sono disponibili sulla pagina Facebook e nel sito della Fondazione Dessì.