“Sono rimaste inascoltate le richieste dei veterinari specialisti della Sardegna che operano presso le ASSL e che da anni lamentano una disparità di trattamento economico e giuridico rispetto ai colleghi assunti in altre sedi sul territorio regionale.
Infatti, contrariamente ad altri colleghi, i veterinari specialisti impiegati nelle ASSL di Sassari e Nuoro operano ancora con un contratto di sole 18 ore settimanali anziché di trenta.
Questo perché, a seguito della stipula dell’Accordo tra Regione e sindacati del 3 giugno 2008, le parti firmatarie avevano previsto che al termine del primo anno di attività il direttore generale di ciascuna ASL procedesse a verificare le effettive esigenze di servizio rispetto al monte ore teorico assegnato in prima battuta all’Azienda, procedendo eventualmente alla conseguente rimodulazione dell’orario di ciascun contratto attivato in rapporto alle esigenze dimostrate”.
“Ma tale verifica nelle ASSL di Sassari e Nuoro non è mai avvenuta. Così i veterinari che vi operano sono rimasti legati a un contratto di sole 18 ore settimanali contrariamente ai colleghi impiegati nelle altre ASSL per i quali il monte ore è stato portato a trenta”.
Questa la denuncia contenuta in una mozione presentata dal consigliere regionale del M5S Michele Ciusa (sottoscritta dai colleghi Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas) che impegna il Presidente della Regione e l’assessore alla Sanità Nieddu ad adottare tutte le misure necessarie per il riconoscimento delle ore aggiuntive utili ad equiparare il trattamento economico dei veterinari di Nuoro e Sassari a quello degli altri colleghi.
“La Commissione Sanità, sollecitata da più parti, ha chiesto alla Giunta di assegnare a questi lavoratori le ore aggiuntive necessarie per arrivare alle 30 ore settimanali, con notevoli benefici per tutto il comparto.
Una maggior presenza dei veterinari sul campo -conclude Ciusa – assicurerebbe maggiori controlli sui capi di bestiame e maggiore sicurezza per tutte le aziende della Sardegna. I veterinari stanno ancora aspettando che la Regione provveda a risolvere questa situazione inaccettabile”.