Adinolfi (PdF) interviene sulla vicenda del feto sepolto al Flaminio
“L’aborto è uno scandalo del Cristianesimo, più grave della violazione della privacy. Capisco la sgradevolezza del nome sulla croce senza il consenso, ma non riesco a giustificare chi ha abortito. È come un messaggio profetico. Penso all’immagine forte del bambino ucciso che dice alla madre: “Perché lo hai fatto?”. L’aborto è lo scandalo del Cristianesimo”.
È il commento di Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, sulla vicenda dei feti sepolti al cimitero Flaminio di Roma dove sono presenti centinaia di croci bianche sopra piccole sepolture e le generalità delle donne che hanno interrotto la gravidanza.
“Vedo uno squilibrio tra l’aborto e la violazione della privacy, il primo è più grave della seconda. Il peso è differente – spiega Adinolfi. – Penso che la vicenda, a maggior ragione in questo caso, farà riflettere chi ha abortito. Si tratta di una scelta sbagliata e ci si poteva pensare prima. Non viene eliminato qualcosa che non esiste. Il bambino ha il diritto di vivere e non è una cosa, ma una persona”.