Ast Terni, le ultime esternazioni di UILM
“L’annuncio del mancato avvio della procedura di vendita di Ast Terni da parte di Thyssenkrupp ci lascia molto perplessi. Dopo il balletto delle dichiarazioni degli anni scorsi, sulla strategicità del sito ternano per la multinazionale tedesca, adesso si è aperto quello sulla vendita sì o vendita no. Tutto questo non garantisce tranquillità e certezza a Terni, ai lavoratori, alla città e al sistema manufatturiero italiano”.
Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale UILM del settore siderurgico, e Simone Lucchetti, Segretario UILM Terni, al termine dell’incontro in videoconferenza con i sottosegretari al MiSE Alessandra Todde e Alessia Morani, il Ceo di Acciai Speciali Terni Massimiliano Burelli, i rappresentanti di Comune di Terni e Regione Umbria.
“Abbiamo nuovamente chiesto ai rappresentanti del governo – sottolineano Gambardella e Lucchetti – di intervenire sulla multinazionale tedesca per verificare che la vendita avvenga nella direzione di una valorizzazione del sito ternano e non come una semplice dismissione senza una prospettiva certa di sviluppo”.
“È necessario avere certezza, quando verrà avviata la fase valutazione delle offerte di acquisto – continuano – che Thyssenkrupp assuma prioritariamente, come base di valutazione, le proposte di acquirenti che assicurino, attraverso un credibile piano industriale, il mantenimento dei livelli occupazionali, volumi produttivi e adeguati investimenti per lo sviluppo industriale futuro di Terni”.
“Di fronte all’incertezza dei tempi dell’eventuale vendita – proseguono – sarà fondamentale rinnovare l’accordo ponte scaduto il 30 settembre scorso, assicurando fin da subito i necessari investimenti che garantiscano le manutenzioni e l’efficienza impiantistica, i volumi produttivi e livelli occupazionali”.
“Per la UILM – concludono – il rinnovo dell’accordo ponte dovrà avvenire in tempi ristrettissimi. Il sottosegretario Todde ha assicurato l’impegno del MiSE nel monitorare la questione della vendita e il sostegno sul nuovo accordo ponte, della durata di un anno, che verrà discusso a livello territoriale”.