Diffondiamo la lettera aperta scritta insieme ad alcune studentesse e alcuni studenti fuoricorso del CdL in Medicina e Chirurgia, che da anni denunciano le condizioni impensabili in cui si ritrovano.
Mediazioni con gli organi universitari hanno portato, finora, a risultati scarsi e per nulla soddisfacenti, se si pensa che chi è fuoricorso paga una sovrattassa ogni anno sempre più alta.
Al Magnifico Rettore
Dott.ssa Prof.ssa Maria Del Zompo;
Al Garante degli Studenti
Dott. Ettore Angioni
Illustrissimo Magnifico Rettore, Preg.mo Garante degli Studenti,
siamo un numeroso gruppo, ormai stanco, arrabbiato e deluso, di INVISIBILI che l’Università chiama 40/2, 40/11 e 40/21.
Siamo un gruppo di FANTASMI che viene chiamato “Fuori Corso”, ma noi ci sentiamo semplicemente un gruppo di STUDENTI, e così vorremmo essere trattati.
Un gruppo di Studenti del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia che vede nella causa della perdita dei più basilari e fondamentali DIRITTI la “colpa” di essere Fuori Corso.
Un gruppo di Studenti a cui viene richiesto, giustamente, l’assolvimento dei propri doveri, nonostante tutte le difficoltà imposte dall’università.
VORREMMO AVERE IL DIRITTO DI POTER SOSTENERE GLI ESAMI DI PROFITTO
Ci sentiamo, nonostante tutto, Studenti dell’Università degli Studi di Cagliari e ci era stato detto, all’atto dell’immatricolazione, che sarebbe stato un nostro diritto sostenere gli esami, quale obiettivo ultimo dell’accertamento della formazione di ogni insegnamento.
Questo però, Illustre Magnifico e Pregiatissimo Garante, da un po’ di tempo non può avvenire. Fino ad ottobre 2019 avevamo la possibilità di iscriverci ai vari appelli attraverso la piattaforma “Pacs”; allora, anche se con non poche difficoltà, ci veniva ancora riconosciuto il diritto di sostenere gli esami di profitto.
Sebbene sovente alcuni Professori non scaricassero la lista degli Studenti Fuori Corso iscritti al proprio appello, riuscivamo comunque ad essere interrogati; certo, per ultimi rispetto a tutti gli altri colleghi in corso quasi come “per cortesia”.
Ci sentivamo tristi e colpevoli di essere in una condizione che non avevamo scelto, ma comunque certi che nessuno mai ci avrebbe privato del diritto di dimostrare di aver appreso le nozioni relative all’insegnamento oggetto di verifica.
Ma da ottobre 2019 tutto ciò è venuto a mancare. La piattaforma “Pacs” è stata definitivamente mandata in pensione e sostituita da una più moderna chiamata “esse3”.
Un avviso sul sito della Facoltà ci informava che, a causa dell’eccessivo lavoro che avrebbe comportato il trasferimento dei nostri profili sulla nuova piattaforma, la nuova modalità di iscrizione agli esami sarebbe constata nell’invio di una e-mail ai docenti, con la quale si sarebbe dovuto fare RICHIESTA di partecipare agli esami.
Da allora la nostra possibilità di accedere agli appelli è appesa ad un filo: molti docenti non leggono o non rispondono alle e-mail e, quando ancora vi era la possibilità di sostenere gli esami in presenza, non era sufficiente la stampa dell’avvenuto invio della richiesta di iscrizione; spesso infatti sono insorte problematiche, che in taluni casi si sono concluse con l’impossibilità da parte dello Studente Fuori Corso di sostenere l’esame.
Nel mese di gennaio 2020 dopo innumerevoli tentativi di giungere ad un compromesso, i soli Studenti di ordinamento 40/21 ottenevano la possibilità di apertura, nella piattaforma “esse3”, degli appelli mancanti in comune al maggior numero di Studenti appartenenti al suddetto ordinamento; per tutti gli altri sussistevano ancora le modalità sopra descritte.
A riprova del fatto che fosse possibile, quanto meno per gli Studenti del 40/21, aprire gli appelli su “esse3”, era stata condotta con successo una prova: l’appello di “Pediatria Generale e Specialistica” era stato inserito nel loro profilo esse3, e a coloro che avevano superato l’esame il voto era stato correttamente registrato.
Dunque, fino all’avvento della pandemia da CoVid-19, tutti coloro che, appartenenti all’Ordinamento 40/21, fossero stati interessati al sostenimento di un esame di profitto, potevano mandare una comunicazione via e-mail alla Segreteria, la quale avrebbe provveduto all’apertura del relativo appello su esse3.
Tutto questo però è durato soltanto fino al mese di luglio 2020, quando la Segreteria ha comunicato che non avrebbe più aperto appelli su esse3 nemmeno per gli Studenti 40/21.
Ogni Studente avrebbe potuto iscriversi agli esami inviando al richiesta al docente e sperando in una sua risposta, e solo successivamente al superamento dell’esame la Segreteria avrebbe proceduto all’apertura dell’appello e alla registrazione del relativo esito.
A causa del CoVid-19, dall’inizio della pandemia, tutti gli studenti possono svolgere gli esami di profitto solo ed esclusivamente online attraverso la piattaforma TEAMS (o quella indicata dal Professore) accedendovi attraverso le credenziali fornite dall’Università. Tutti gli studenti tranne quelli appartenenti all’Ordinamento 40/2 e 40/11.
Infatti questi, nel periodo che va dal 7 settembre 2020 al 15 settembre 2020, senza motivazione apparente, hanno visto negata la possibilità di accedere al relativo account TEAMS; ciò ha comportato la necessità che ogni Studente Fuori Corso, per poter sostenere un esame, dovesse inviare una e-mail alla Segreteria ed al Professore per poter essere inserito nella “stanza virtuale” come “Ospite”.
Né da Segreteria né dai Professori è mai giunta risposta alle e-mail. Tutto ciò si sarebbe inevitabilmente tradotto nella negazione del diritto di poter sostenere gli esami di profitto, se non fosse stato per alcuni colleghi in corso che hanno fornito a noi Fuori Corso i codici di accesso alla “stanza virtuale”.
Se ciò non fosse accaduto si sarebbero causati gravi e pesanti ripercussioni sull’andamento della carriera universitaria di un gran numero di noi.
Altro fatto su cui ci poniamo innumerevoli domande è il seguente: perché le comunicazioni relative alle variazioni delle date e degli orari degli esami vengono date, sovente, solo attraverso il sistema di messaggistica di esse3 pur sapendo che gli Studenti Fuori Corso degli ordinamenti di cui sopra non possono riceverle?
Giustappunto pochi giorni fa l’appello relativo all’insegnamento “Medicina Interna II” è stato anticipato dal 30 settembre 2020 al 23 settembre 2020 e molti degli Studenti Fuori Corso degli Ordinamenti di cui sopra hanno appreso la notizia per pura casualità in quanto non è stata divulgata in nessuno dei canali ufficiali del Corso di Studi.
E’ corretto che gli Studenti Fuori Corso perdano la possibilità di sostenere l’esame che da tempo preparano per ragioni riconducibili a ciò?
Questo significa essere “Studenti”? Siamo Studenti quando alcuni Professori si rifiutano di accettare la nostra iscrizione all’esame, oltretutto con la dubbia facoltà di poterlo fare?
Siamo Studenti quando alcuni Professori, scoperto il nostro status di Studente Fuori Corso, si impegnano con forza perché l’esame vada male? Siamo Studenti quando alcuni Professori palesano, oltretutto senza troppa vergogna, il loro smisurato disprezzo nei confronti di chi è Fuori Corso?
Illustrissimo Magnifico Rettore e Pregiatissimo Garante, siamo forse Studenti quando veniamo sviliti e trattati come il più insignificante sacco dell’immondizia? Siamo forse Studenti quando ci sentiamo abbandonati a bordo strada come sacchi della spazzatura?
Una cosa è certa: ci sentiamo Studenti stanchi e arrabbiati nel ricevere queste forme di RAZZISMO FORMATIVO.
VORREMMO AVERE IL DIRITTO DI POTER SEGUIRE LE LEZIONI
All’inizio di questa pandemia da CoVid-19, ad un mese dall’inizio delle lezioni online la maggior parte di noi Studenti Fuori Corso 40/2, 40/11 e 40/21 non aveva ancora ricevuto le credenziali per l’accesso alla piattaforma online.
Solo pochi, dopo numerose ed insistenti richieste inviate via e-mail alla Segreteria, hanno ottenuto i codici di accesso; a questi però era stato specificato che vi era un numero massimo di utenti che potevano essere contemporaneamente connessi e che pertanto, qualora fosse stata raggiunta la capacità massima, sarebbero stati esclusi.
Tutti coloro che non hanno mai ricevuto le credenziali (ad oggi nel mese di ottobre 2020 sono numerosi gli Studenti Fuori Corso che non hanno i dati di accesso), per un periodo di tempo hanno potuto presenziale alle lezioni accedendo come “Ospite”; fino al momento in cui alcuni Professori hanno deciso di non accettare più STUDENTI “OSPITE” alle loro lezioni.
In data 2 ottobre 2020 siamo “felici” di apprendere, sempre tramite e-mail, che “Gli studenti fuori corso che non sono stati abilitati nel secondo semestre 2019-20 possono richiedere le credenziali mediante la compilazione di un form online che sarà reso disponibile nei prossimi giorni sul sito dell’Ateneo.”.
A partire dal mese di settembre 2020 tutti gli Studenti dell’Università degli Studi di Cagliari hanno ricevuto un’e-mail per la scelta della preferenza di poter seguire le lezioni dell’anno accademico 2020-2021 in presenza oppure online.
Tutti gli Studenti, tranne quelli Fuori Corso appartenenti agli Ordinamenti 40/2, 40/11, 40/21 e 40/39. A questi non è stata data la possibilità di poter scegliere. Salvo ulteriori problemi e salvo che tutti ricevano per tempo le credenziali di accesso alla piattaforma, potranno seguire solo ed esclusivamente online.
Illustrissimo Rettore e Pregiatissimo Garante, è normale sentirsi “Ospite” nella propria Facoltà? E’ normale ed è giusto essere trattati come l’ultimo anello di una catena, privo di qualsiasi dignità e di considerazione?
E’ giusto che Studenti che hanno già subito il peso di avvenimenti che hanno portato loro ad acquisire, col tempo, lo status di Studente Fuori Corso subiscano anche il peso di questi maltrattamenti da parte della nostra Università?
Una cosa è certa: ci sentiamo Studenti stanchi e arrabbiati di subire tutte queste DISPARITÀ FORMATIVE.
VORREMMO AVERE IL DIRITTO DI PAGARE LE TASSE IN MANIERA COMMISURATA AI SERVIZI:
Illustrissimo Magnifico Rettore e Pregiatissimo Garante, quanto sopra descritto non è certamente un esaustivo riassunto delle problematiche che affliggono gli Studenti Fuori Corso.
Questi, infatti, vengono inoltre PUNITI con una tassazione maggiorata; quasi come se fosse una scelta degli Studenti dilatare la carriera universitaria giungendo allo status di Fuori Corso.
Considerati i numerosi disagi e disservizi che questi stanno subendo in termini di iscrizione e possibilità di sostenimento degli esami di profitto;
considerato il disservizio venutosi a creare con la piattaforma TEAMS e le mancate comunicazioni in merito a variazioni di data/orario per gli esami di profitto;
considerato che numerosi Studenti Fuori Corso non hanno potuto seguire le lezioni nello scorso semestre in quanto non sono stati mai inviati loro i codici di accesso alla piattaforma e che tutt’oggi ne sono sprovvisti;
considerate le numerose disparità tra Fuori Corso e colleghi in corso, ad esempio, nella mancata possibilità di scelta di indicare la propria preferenza circa il seguire le lezioni in modalità online o in presenza;
proponiamo, insieme ai rappresentanti e alle rappresentanti di Reset UniCa che, per l’Anno Accademico 2020-2021, l’Università degli Studi di Cagliari, in deroga al Regolamento della Contribuzione Studentesca 2020-2021, non applichi la sovrattassa a chi risulta Fuori Corso.
Una cosa è certa: ci sentiamo Studenti stanchi e arrabbiati di pagare una somma sconsiderata di tasse per Servizi che non ci vengono forniti.
VORREMMO AVERE IL DIRITTO DI POTERCI SENTIRE NUOVAMENTE STUDENTI E STUDENTESSE DI QUESTA UNIVERSITA’
Illustrissimo Magnifico Rettore e Pregiatissimo Garante degli Studenti (anche di quelli Fuori Corso) concludiamo questa nostra nel tentativo che vogliate farvi carico delle problematiche descritte e trovare, insieme agli uffici competenti, una soluzione affinché noi tutti possiamo nuovamente sentirci STUDENTI e non fantasmi che arieggiano creando fastidio.
Vorremmo poter nuovamente assaggiare il sapore di essere trattati con rispetto e dignità. Vorremmo nuovamente sentire il profumo di essere considerati degni di attenzione, al pari dei nostri colleghi in corso, e non essere trattati come la peggiore della feccia.
Vorremmo vedere rispettato il nostro sacrosanto diritto di seguire le lezioni e sostenere gli esami e di essere messi nelle condizioni di poter concludere, nel migliore dei modi, la nostra carriera universitaria.
Non pretendiamo, sebbene non ne comprendiamo le difficoltà, di avere un profilo esse3 funzionante, oltre che per pagare le tasse che puntualmente ci vengono richieste, per poterci iscrivere agli esami; chiediamo che in qualche modo sia rispettato il nostro DIRITTO ALLO STUDIO.
Non chiediamo la luna, solo di tornare ad essere STUDENTI.
La presente lettera è inviata a tutti i destinatari in indirizzo.
Firmata e sottoscritta da Reset UniCa per conto di tutti gli Studenti e le Studentesse interessate:
– gli INVISIBILI 40/2
– gli INVISIBILI 40/11
– gli INVISIBILI 40/21
– gli INVISIBILI 40/39