Chiamato in causa è dunque il nuovo direttore sportivo rossoblù Carta, che risponde subito alle critiche e spiega la vicenda del giocatore belga.
“Tutti siamo molto dispiaciuti per il mancato arrivo di Radja, lo volevamo noi come i tifosi. Il Presidente ci ha provato davvero sino all’ultimo con l’Inter, di più era impossibile fare a salvaguardia della stessa Società. Riprovarci a gennaio? Vedremo se ci saranno i presupposti, le trattative sono sempre complicate. Siamo comunque soddisfatti perché abbiamo preso un calciatore come Ounas e non era un’operazione scontata vista la concorrenza. Siamo convinti che sia un innesto di assoluto valore”.
Altre critiche da parte della tifoseria arrivano anche sul fronte cessioni. Il Cagliari non è riuscito a cedere molti dei suoi giocatori ormai ai margini della tifoseria, su tutti l’ex capitano Ceppitelli.
“È da sottolineare che questo è stato un mercato in cui in genere le società hanno avuto difficoltà a cedere: dal canto nostro abbiamo tenuto i pezzi pregiati e di questo siamo felici e orgogliosi, perché non volevamo regalare nessuno. Questa rosa è competitiva”
Si parla anche delle difficoltà della squadra in queste prime gare: uno solo punto nelle prime tre sfide in campionato. Tutto questo è forse anche il frutto di un lavoro ancora “work in Progress”.
“Siamo un cantiere aperto. Abbiamo affrontato impegni difficili nelle prime tre gare e non eravamo pronti per giocare alla pari con questo tipo di squadre. Ma più avanti lo saremo“.
Nella conferenza stampa, però, manca una tematica chiave: per quale motivo i giovani talenti rossoblù non si riescono ad inserire in una squadra di serie B e fanno gavetta all’Olbia?