Il dott. Fabrizio Mustaro, 49 anni sassarese, sposato e padre di due figli, ha iniziato la sua carriera in Polizia nel 2000, quando ha frequentato il 91° Corso presso l’allora Istituto Superiore di Polizia a Roma.
La sua prima assegnazione è stata la Questura di Nuoro, dove ha rivestito l’incarico di Vice Dirigente del Commissariato di Orgosolo, oltre a dirigere l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Sempre a Nuoro, dopo aver diretto la D.I.G.O.S. per un anno, dal 2008 e per 8 anni è stato Capo della Squadra Mobile.
In questo periodo il dott. Fabrizio Mustaro si è occupato di terrorismo indipendentista sardo; dell’unica indagine a livello europeo sull’inquinamento prodotto dal poligono militare interforze del Salto di Quirra (PISQ) (sono ancora a processo 11 Alti ufficiali dell’Aeronautica Militare); del sequestro di persona simulato, con omicidio, di Dina DORE; ha disarticolato un sodalizio criminale che da almeno quindici anni assaltava furgoni portavalori in Sardegna; ha fatto consegnare sette pericolosi latitanti della criminalità sarda e ne ha catturato due.
Sempre a Nuoro sino all’anno 2007 è stato Capo di Gabinetto e portavoce della Questura.
Anche in quest’ambito sono state tante ed importanti le iniziative che sono state realizzate sotto la sua egida: a cominciare da quelle sulla legalità e sul bullismo. Nel 2007 ha fondato, presiedendolo sino al 2016, il primo Osservatorio territoriale sul bullismo (unico ancora operativo in Italia), con attività di formazione per docenti, alunni e genitori; con attività di indagine e studio statistico del fenomeno; con campagne di sensibilizzazione (format video, radiofonici e opuscoli, con prima app e primo sito web). Ha ideato e realizzato sette edizioni del diario della legalità, nato con il nome di “Diahiò”, oggi diventato “Il mio diario”, progetto nazionale della Polizia di Stato, cedendone gratuitamente i diritti di autore all’Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento della P.S.
Nel marzo del 2016 è approdato alla Questura di Trapani per dirigere la Squadra Mobile e a giugno dello stesso anno è stato promosso Primo Dirigente della Polizia di Stato. Durante questo periodo ha partecipato alle indagini per la cattura del latitante Matteo Messina Denaro, concludendo diverse operazioni antimafia che hanno portato all’arresto di decine di mafiosi.
Tra le operazioni più importanti, si ricordano quelle che hanno portato alla cattura di latitanti mafiosi: Il 1 ottobre 2018, ha catturato il latitante, appartenente alla famiglia mafiosa di Paceco, Vito MARINO, condannato all’ergastolo per triplice omicidio aggravato. Era ricercato dal 2016.
Il 4 ottobre 2018 ha catturato in Romania il latitante Vito BIGIONE, ricercato da circa sei mesi, narcotrafficante mafioso, della famiglia di Mazara del Vallo, condannato a 15 anni di reclusione e fra i 30 più importanti latitanti. Nel mese di luglio 2019, recandosi personalmente in Bolivia, dopo una complessa attività di indagine, ha localizzato e catturato il latitante Paolo LUMIA, narcotrafficante internazionale, ricercato per una condanna a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti, vicino alla mafia di Mazara del Vallo e alle famiglie calabresi dedite al traffico internazionale di cocaina. Si era sottratto agli arresti domiciliari da circa sei mesi. Nel corso dell’indagine finalizzata alla cattura del LUMIA, sono stati arrestati, nella Polinesia francese, con la collaborazione della Gendarmeria francese, tre pregiudicati mazaresi e un peruviano, trovati in possesso di oltre 540 kg di cocaina, a bordo di un natante diretto in Australia. Il traffico era stato organizzato dal latitante LUMIA.
A luglio 2020 ha lasciato la Sicilia per dirigere fino ad oggi la Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Livorno.
Oggi è il Capo della Squadra Mobile della Questura del Capoluogo sardo.
“Il dott. Fabrizio Mustaro”, con queste parole lo accolto il Questore Pierluigi d’Angelo, “è sicuramente uno dei più profondi conoscitori della realtà e della criminalità sarda, che si è formato professionalmente in tanti anni in questo territorio. Per la Questura di Cagliari rappresenta senza dubbio un valore aggiunto, che darà continuità al lavoro degli eccellenti di rigenti che finora si sono avvicendati a capo della Squadra Mobile”.