Sequestrata una rete a strascico illegale: i fatti
Nella tarda serata di ieri, infatti, una motovedetta veloce della Capitaneria cagliaritana, impegnata in una normale attività di pattugliamento per controllo dell’attività di pesca, ha intercettato un motopesca con andatura sospetta subito fuori le ostruzioni del porto. Intimato l’alt, visto il mare mosso, è stato ordinato al comandante del motopesca di rientrare all’ormeggio al fine di effettuare un controllo delle dotazioni.
Una volta ormeggiato, è stato effettuato un controllo accurato per verificare il rispetto della normativa sulla pesca nazionale e comunitaria, compresa la misurazione delle maglie della rete mediante lo strumento previsto per legge, un misuratore elettronico di precisione delle maglie.
In esito alla verifica di misurazione, i militari operanti hanno riscontrato che le maglie della rete erano inferiori al minimo di legge consentito (50 mm per maglie di forma romboidale) e, pertanto, attrezzo ritenuto illegale in quanto non selettivo delle catture.
L’epilogo
Per tale motivo si è proceduto al sequestro della rete, che sarà confiscata e distrutta in quanto illegale, alla comminazione di una sanzione di euro 4.000 per detenzione di attrezzi non consentiti, nonché all’assegnazione di 6 punti di penalità al titolare della Licenza di pesca e al comandante (al raggiungimento di 18 punti la licenza di pesca e il titolo professionale del comandante vengono sospesi per 3 mesi).
La Guardia Costiera continuerà la propria attività di controllo sul rispetto delle leggi sulla pesca a garanzia della tutela della fauna marina, dell’ambiente, dei consumatori e di tutti i pescatori e commercianti del settore ittico che lavorano nel rispetto delle norme vigenti.
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