“Come denunciato nei mesi scorsi dalla Società italiana di Pediatria, in Sardegna sono soltanto 177 i pediatri di libera scelta ai quali si possono rivolgere i genitori di bambini sino ai 14 anni, in una regione che conta 377 Comuni.
Un numero di professionisti che si è ulteriormente ridotto in questi mesi, da quando in undici sono andati in pensione e non sono stati sostituiti. La mancanza di programmazione in merito è tale da preoccupare persino il segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
Egli ha parlato di un progressivo smantellamento dell’assistenza, tale da comportare la sostituzione del pediatra con il medico di medicina generale”.
“La situazione è realmente critica per quanto riguarda la carenza di pediatri in Sardegna. Infatti nel corso di questa legislatura regionale sono state presentate numerose interrogazioni per denunciare la carenza dell’assistenza pediatrica in diverse zone della Sardegna.
La carenza di pediatri in Sardegna tocca particolarmente i comuni di Villacidro, Sassari, nel distretto di Ales-Terralba, Lanusei, Aritzo, Belvì, Gadoni, Meana Sardo, Desulo e Ozieri. Ma il preoccupante quadro attuale sta creando problemi anche nei centri urbani di maggiori dimensioni, compresa Cagliari”.
Questa la premessa del capogruppo del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione (sottoscritta dai colleghi pentastellati D. Manca, A, Solinas, R. Li Gioi e dai consiglieri di Leu): impegna il Presidente della Regione e l’assessore regionale alla Sanità ad assicurare a tutti i bambini sardi, dalla nascita sino ai 14 anni di età (o sino ai 16 anni in particolari situazioni), l’assistenza gratuita da parte di un medico specialista in pediatria.
“La Regione – prosegue Ciusa – ha il dovere di assicurare ad ogni bambino, sin dalla nascita, l’assistenza di un pediatra. La tendenza a sostituirlo con il medico di famiglia comporta inevitabili ricadute sulla prevenzione.
Nello specifico questo riguarda diagnosi precoce delle patologie, ma anche una carenza di controllo sullo sviluppo psichico e motorio del bambino.
Non solo: la mancanza dei pediatri porterà a un aumento dei costi per la sanità pubblica e al ricorso a prestazioni libero professionali private, riservate esclusivamente alle famiglie che se le potranno permettere”.
“Poiché ogni pediatra può avere fino a 800 assistiti, e alcune regioni hanno la facoltà di poter decidere se aumentare questa soglia chiedo al Presidente di attivarsi”.
“In questo momento emergenziale, inoltre, la riapertura delle scuole sta evidenziando il ruolo irrinunciabile dell’assistenza pediatrica, anche per poter contenere la diffusione dei contagi.
Pertanto è necessario garantire un numero sufficiente di pediatri facendo ricorso a deroghe e nuove nomine, considerando sia i piccoli centri sia quelli più popolosi. Anche soltanto distinguere una semplice
influenza di stagione da qualcosa di più serio, e farlo in tempi rapidi, può fare la differenza”.