Dopo i saluti di Pietro Masia, direttore del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) per il Dipartimento di Prevenzione Zona Nord dell’ATS, e con il coordinamento del direttore di Confindustria Centro Nord Sardegna Giansimone Masia, sono intervenuti Domenico Lombardi (Dipartimento SPreSAL Zona Nord ATS Sardegna – Ispettore Reach-Clp-Biocidi ASSLdi Olbia), che ha illustrato i concetti base dei Regolamenti CE Reach e Clp, Leda Bettini (Dipartimento SPreSALZona Nord ATS Sardegna – Ispettore Reach-Clp-Biocidi ASSLdi Olbia), che si è soffermata sui contenuti e le criticità delle schede di sicurezza (da compilare seguendo parametri prestabiliti) e dell’etichettatura (obbligatoria) dei prodotti chimici pericolosi, e Roberto Cesaraccio (Confindustria CNS), ingegnere e consulente delloStudio CS Srl, che ha spiegato quali sono le migliori tecniche di imballaggio, stoccaggio e conservazione dei prodotti oggetto dei due regolamenti comunitari.
Nel corso dell’incontro, seguito in remoto da 25 operatori in rappresentanza dei più importanti cantieri nautici della Gallura, sono stati analizzati anche gli obiettivi alla base della normativa europea. Innanzitutto assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e la tutela ambientale; poi favorire la libera circolazione delle sostanze e delle miscele nel mercato interno; infine rafforzare la competitività attraverso l’innovazione scientifica. Il regolamento comunitario Reach (Reg. CE 1907/2006) ha istituito un’autorità europea, ECHA, Agenzia per le sostanze chimiche, con sede a Helsinki. Il regolamento CLP (Reg. CE 1272/2008) riguarda invece più specificamente la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze chimiche e delle miscele. Le verifiche e i controlli avvengono in Italia tramite il Ministero della Salute e, a cascata, in base alle competenze regionali attribuite in Sardegna alle ASSL dell’ATS, grazie all’intervento degli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASSL, degli Usmaf (Uffici di Sanità marittima, Aerea e di Frontiera), dei Nas e dei Noe dei Carabinieri. Nel 2017 i controlli in Sardegna sono stati 18, mentre per il 2020 i controlli documentali programmati sono 51 e relativi a 30 aziende.