Momento della responsabilità: “abbiamo varato un dpcm con misure più restrittive, ma necessarie”, dice il premier intervistato da Il Fatto Quotidiano
“Abbiamo appena varato un Dpcm con misure piu’ restrittive, ma necessarie– spiega Conte-. Quel Dpcm e’ nato da un lungo confronto tra tutte le forze di maggioranza, rappresentate dai rispettivi capi-delegazione. Queste misure non sono in discussione. Piuttosto vanno spiegate a una popolazione in sofferenza, che legittimamente chiede di capire i motivi delle scelte del governo”.
“Non abbiamo deciso queste chiusure indiscriminatamente- continua Conte- Tutte le misure messe in campo rispondono alla necessita’ di tenere sotto controllo la curva dei contagi. Con lo smart working e il ricorso alla didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado, puntiamo a ridurre momenti di incontri e soprattutto l’afflusso nei mezzi di trasporto durante il giorno, perche’ sappiamo che e’ soprattutto li’ che si creano affollamenti e quindi occasioni di contagio. Acquistare subito centinaia di nuovi mezzi pubblici e’ impossibile, per questo andava decongestionato il sistema del trasporto pubblico agendo su scuola e lavoro e altre occasioni di uscita come lo sono l’attivita’ sportiva in palestre e piscine”.
“Stessa cosa abbiamo fatto la sera- prosegue il premier- Abbiamo ridotto tutte le occasioni di socialita’ che spingono le persone a uscire nelle ore serali e a spostarsi con i mezzi pubblici. Uscire la sera per andare al ristorante, cinema o teatro significa prendere mezzi pubblici o taxi, fermarsi prima o dopo in una piazza a bere qualcosa o a incontrarsi con amici abbassando la propria soglia di attenzione e creando assembramenti. Ecco perche’ abbiamo sospeso le attivita’ di ristoranti, cinema e teatri. Cosi’ si e’ meno incentivati a uscire di casa. Non solo: diminuendo le occasioni di socialita’, abbassiamo anche il numero di contatti che ognuno di noi puo’ avere, rendendo cosi’ piu’ facile fare i tracciamenti nel caso in cui una persona risulti positiva. Senza queste misure la curva e’ destinata a sfuggirci di mano”.
Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it