Copagri. Dopo accordo politico Consiglio e emendamenti compromesso PE si va verso inizio triloghi. Primo step di una strada lunga e complessa
“Prendiamo atto con soddisfazione dell’accordo politico raggiunto in sede di Consiglio dei ministri dell’Agricoltura UE sulla riforma della PAC, primo necessario passo della lunga e complessa strada che porterà all’intesa finale; si tratta di uno step fondamentale, visto che ora il Consiglio UE ha il mandato politico per avviare i triloghi con la Commissione UE e con il Parlamento Europeo, che in sessione plenaria ha approvato la prima parte dei quasi duemila emendamenti di compromesso che andranno a formare la posizione negoziale degli eurodeputati sulla riforma della PAC”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo gli esiti degli ultimi vertici comunitari, chiamati a confrontarsi sul futuro della Politica Agricola Comune, la cui entrata in vigore è prevista per l’inizio del 2023.
“L’accordo raggiunto in sede di Consiglio prevede forti impegni da parte degli Stati Membri per una maggiore ambizione ambientale e introduce strumenti importanti come gli eco-schemi obbligatori, oltre a una condizionalità rafforzata, senza dimenticare gli interventi destinati ai giovani imprenditori agricoli e ai piccoli agricoltori; l’intesa raggiunta, che fa il paio con la posizione del Parlamento UE orientata verso una PAC più verde e con maggiori ambizioni, consente inoltre agli Stati Membri di avere maggiore flessibilità, fondamentale per raggiungere gli impegnativi obiettivi in materia ambientale”, spiega il presidente.
“A oltre due anni di distanza dalla presentazione delle proposte di regolamento della Commissione UE, si apre ora una fase nuova che porterà all’intesa definitiva sul futuro dell’agricoltura comunitaria; la priorità resta quella di lavorare per salvaguardare il capitolo agricolo del bilancio UE, garantendo al primario i fondi necessari e adeguati a far sì che le sfide ambientali e climatiche non vadano a gravare sulle spalle degli agricoltori e che la sostenibilità richiesta dalle istituzioni UE non vada a incidere sulla tenuta e sulla competitività del primario nazionale”, prosegue Verrascina.
“Ringraziando la delegazione italiana per l’importante lavoro portato avanti, riteniamo ora prioritario accelerare il dibattito in corso a livello nazionale sul Piano Strategico Nazionale-PSN, con il fine ultimo di andare ad armonizzare le diverse esigenze e le peculiarità delle tante agricoltura che caratterizzano il Belpaese”, conclude il presidente della Copagri.