La compagine di Di Francesco era arrivata a Bergamo con la consapevolezza che dall’altra parte del campo ci fosse una squadra molto più rodata, ma soprattutto che punta ad altri obiettivi. Nella conferenza stampa post gara il mister analizza più l’atteggiamento che il risultato in sé.
“La crescita passa anche attraverso questo tipo di gare: siamo in costruzione, l’Atalanta è una realtà consolidata, così come lo erano Lazio e Sassuolo. Abbiamo ragazzi giovani, agli esordi in Serie A, che stanno assaggiando quanto sia difficile questo campionato: bisogna crescere fisicamente e nella personalità se si vuole tenere botta a squadre come l’Atalanta”.
Nella partita odierna abbiamo visto delle novità in campo. In primis il nuovo modulo, ma poi dei debutti: su tutti quello di Zappa e Godin.
“Ho scelto un 4-2-3-1 perché non voglio che gli attaccanti siano piatti e intendevo dare più possibilità a Joao Pedro di stare vicino a Simeone. Questo sistema presenta vantaggi e svantaggi, ma conta l’atteggiamento di squadra e il modulo conta poco se si perdono importanti duelli individuali”.
Di sicuro al Cagliari manca una figura cardine al centrocampo che si chiama Radja Nainggolan.