FLAG Pescando: i ricciai puliscono i fondali del Golfo di Oristano
Il FLAG Pescando organizza due giornate di pulizia dei fondali marini del Golfo di Oristano, con la collaborazione di due associazioni di ricciai – la U.P.S.P.OR., Unione Pescatori Subacquei Professionali Oristano, e G.I.E.S., Gruppo di Interesse per l’Echinocoltura in Sardegna – e di altri partner, fra cui la Capitaneria di Porto di Oristano, l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, la ditta Tharros Marittima s.r.l., la Fondazione IMC, il CNR-IAS e la cooperativa ALEA.
L’iniziativa
Le giornate di pulizia, durante le quali gli operatori subacquei saranno impegnati nel recupero delle più diffuse tipologie plastiche di rifiuti marini, sono previste per i giorni 28 e 30 ottobre, interesseranno due aree, la prima antistante lo scivolo in località Mare Morto a S. Giovanni di Sinis e la seconda antistante la parte settentrionale della spiaggia di Torregrande, tra la fine del lungomare e l’imbocco del porticciolo.
I rifiuti marini recuperati verranno conferiti immediatamente ai mezzi navali della società Tharros Marittima che, a titolo gratuito e d’intesa con il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, ne curerà il trasporto e lo smaltimento nel rispetto delle vigenti normative. I mezzi navali della Capitaneria di Porto e dell’Area Marina Protetta garantiranno il controllo e la tutela degli operatori subacquei impegnati nelle operazioni negli specchi d’acqua interessati che, per l’occasione, saranno interdetti alla navigazione.
Le dichiarazioni
“Le giornate di pulizia che stiamo organizzando” spiega Alessandro Murana, presidente del FLAG Pescando “hanno l’obiettivo di costruire, insieme agli attori pubblici e privati del territorio, un partenariato stabile e in grado di ideare e progettare in futuro un’operazione su più vasta scala. È solo grazie alla collaborazione dei pescatori professionisti e delle istituzioni che possiamo migliorare lo stato di salute delle acque e dei fondali del Golfo di Oristano, risorsa fragile e preziosa per le nostre comunità”.