Giagoni (LEGA):” Le esternazioni di Zedda gravi e prive di senso, sembrano quelle di un adolescente alla ricerca di popolarità”.
Le gravissime esternazioni del collega Zedda, alla luce soprattutto delle interlocuzioni intercorse in questi ultimi due giorni tra il Presidente Solinas e i capigruppo di maggioranza e minoranza, appaiono quanto mai incomprensibili e a dir poco fuori luogo!
Piuttosto che farsi prendere dalla smania di protagonismo, perché appare ovvio che di questo si tratta, consiglio all’ex primo cittadino di Cagliari di confrontarsi maggiormente con il presidente del suo gruppo consiliare al fine di aver maggior delucidazioni.
È vergognoso leggere certe affermazioni, è vergognoso vedere come colui che è stato candidato alla guida della nostra regione si permetta oggi di accusare il Presidente di essere il responsabile del numero dei contagi!
L’onorevole Zedda dovrebbe uscire dall’assurda e controproducente bolla di rabbia ove si è volutamente rinchiuso e prendere coscienza che la pandemia, purtroppo, corre a una velocità preoccupante in tutta Italia, in tutto il mondo a dire il vero.
Incomprensibili i suoi vaneggiamenti sui trasporti, era presente anche lui in aula quando abbiamo discusso e approvato una proposta di legge che incrementa le dotazioni finanziarie per rendere il servizio pubblico congruo alle esigenze attuali.
Incomprensibile il suo vaneggiamento sulla scuola, visto e considerato che lui stesso ha partecipato più che attivamente alla discussione e votazione della mozione che cercava di instillare in alcuni componenti dell’esecutivo nazionale un po’ di buon senso!
Totalmente inesatte e confuse le affermazioni inerenti l’app Sardegna sicura, la quale è costata 26.525€, per un totale costi inerenti app, web app e servizi legati al software di poco superiori ai 100 mila euro.
Magari nella fretta di voler accusare a prescindere il presidente, il collega ha fatto un po’ di confusione con una delibera differente che prevedeva lo stanziamento di un milione di euro per rinnovo licenze data center della sanità, che condivide con il progetto solo il nome.
La smetta, pertanto, di interpretare il ruolo dell’adolescente alla perenne ricerca di un momento di gloria e dia, piuttosto, mostra di esser dotato lui per primo di quel senso di responsabilità che richiede ad altri.
Siamo tutti consapevoli della delicatezza del momento che stiamo vivendo e, proprio per questo, vogliamo affrontarlo in modo coeso, confrontandoci costruttivamente senza però sottostare ad atteggiamenti indegni.