Il caso Lago Omodeo, la “spiaggia delle pallottole”, entra in Parlamento
“Dopo anni di attività militari ed esercitazioni autorizzate sono ormai decine di migliaia le ogive e i bossoli disseminati sulle sponde del lago Omodeo che ricadono in zona di Bidonì e non solo. Così, parte di uno degli invasi più grandi d’Italia, sito di interesse comunitario, anziché distinguersi come area di alto pregio dal punto di vista floro-faunistico e archeologico, è attualmente ridotta a ospitare una spiaggetta lastricata di pallottole.
Da tempo, ormai, i residenti dei Comuni del Guilcier e del Barigadu stanno sollecitando le autorità competenti affinché le sponde del lago vengano ripulite dai bossoli accumulatisi negli anni. Ciò accade perché in questa zona, vicina al Centro di addestramento e istruzione professionale della Polizia di Stato (Caip), vige una servitù disciplinata da ordinanze prefettizie e periodicamente si svolgono le esercitazioni di diversi corpi militari.
Alla luce dello stato in cui versa l’area, le attività di bonifica appaiono assolutamente urgenti”.
Così la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, Lucia Scanu, dopo aver effettuato un sopralluogo sul lago Omodeo, assieme ai colleghi – il consigliere regionale Alessandro Solinas, i deputati Luciano Cadeddu e Alberto Manca, e ai rappresentanti delle amministrazioni di Bidonì e Soddì – ha presentato un’interrogazione (sottoscritta dai pentastellati P. Deiana, L. Cadeddu, N. Marino, A. Manca, M. Perantoni, P. Cabras) ai Ministri dell’Ambiente, dell’Interno e della Difesa.
Nell’atto a prima firma Scanu si precisa che l’area risulta interessata da vari tipi di esercitazioni svoltesi con l’utilizzo di armi diverse che hanno impegnato non solo gli agenti del Caip ma anche Carabinieri, agenti della Polizia municipale, delle compagnie barraccellari, de Corpo Forestale, dell’Esercito e della Marina.
“L’ARPAS, nel dicembre 2014 – sottolineano gli esponenti dei Cinque Stelle -, rilevò all’interno dell’invaso una presenza importante di vecchi proiettili e bengala di tipo militare. Pertanto chiediamo ai Ministri competenti di attivarsi affinché vengano accolte una volta per tutte le richieste dei residenti, legittimamente preoccupati per il rischio inquinamento. È necessario provvedere a bonificare con urgenza quest’area e definire al contempo una regolamentazione più puntuale dell’attività del Poligono. Soltanto mediante la bonifica -concludono i portavoce del M5S – si può garantire uno sviluppo sostenibile della zona e la salvaguardia dell’ambiente”.