Nel periodo più buio dell’emergenza sanitaria, il ciclocross era un miraggio di speranza, un barlume di normalità intravisto in un autunno lontano. C’è il Giro d’Italia Ciclocross, per la dodicesima volta in memoria di Romano Scotti, è il dodicesimo figlio di una famiglia numerosa, di sicuro quello con la gestazione più travagliata perché è a tutti gli effetti una rinascita e un fiducioso segno di speranza.
Sette tappe, una in più delle ultime edizioni, coinvolgendo direttamente Veneto, Marche, Lazio, Friuli e Puglia nell’organizzazione e tutte le regioni d’Italia per la partecipazione. Con la rinnovata formula del sodalizio con i comitati organizzatori locali, l’ASD Romano Scotti è stata sarà affiancata dall’esperienza e dall’entusiasmo della DP 66, della Bike Italia Tour e del Jam’s Bike Team Buja, rinnovando la storica collaborazione con la MTB Ferentino Bikers e spalanca le porte ai nuovi ingressi del Team Bike Terenzi e dell’O.P. Bike. Riproposta anche per la dodicesima volta la sinergia tra le maglie rosa del cross e la Federazione Ciclistica Italiana, che per le sette tappe del Giro d’Italia Ciclocross mette in palio anche il campionato italiano per società.
«Eh già, noi siamo ancora qua – spiega Sergio Scotti, vicepresidente del sodalizio che porta il nome di suo papà Romano, citando la celebre hit di Vasco – non è stato affatto facile in questo anno pazzo e doloroso mettere in piedi la dodicesima edizione del GIC, ma noi ci abbiamo creduto fino in fondo e nell’ultimo periodo abbiamo lavorato anche di notte per dare forma a questa creatura. Per questo sento di cuore di dover ringraziare in primis tutti gli appassionati per la pazienza, in parallelo con l’infaticabile staff della Romano Scotti a cui va il mio più grande abbraccio. E poi tutte le sei società che ci affiancano nell’avventura organizzativa, che credendo nel progetto si sono assunte anche un onere non irrilevante per i tempi che corrono. Se il ciclismo sta restando a galla lo si deve tutto a collettività come DP 66, Bike Italia Tour, Team Bike TerenziJam’s Bike Team Buja, Ferentino Bikers, O.P. Bike che hanno accettato la sfida, insieme a tutti i team che ci onoreranno della partecipazione alla 12esima edizione del Giro d’Italia Ciclocross».
«Anche quest’anno, nonostante tutte le difficoltà di una stagione speriamo unica, riparte il Giro d’Italia Ciclocross – plaude Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana – É una bella notizia non solo perché il movimento ciclistico può salutare una delle manifestazioni dedicate al ciclocross più strutturate e affascinanti, ma soprattutto perché ripartire con l’attività invernale ha il sapore di un ritorno alla normalità. Ringrazio per questo gli organizzatori e Fausto Scotti, che si sono impegnati in un lavoro non facile e sono riusciti ad allestire un circuito forte di 7 tappe, che attraversa l’Italia da Nord a Sud e che ci permetterà, come sempre, di poter godere di autentici momenti di sport».
GIUSEPPE CALABRESE (CR FCI PUGLIA): «Sono felice di dare il mio caloroso benvenuto alla carovana del 12° Giro d’Italia Ciclocross, che fa tappa a Gallipoli dopo aver attraversato l’Italia. Poter ospitare questo evento nella nostra Regione è una vittoria soprattutto alla luce del periodo difficile che stiamo vivendo. L’emergenza sanitaria ci ha provati, ma noi stiamo reagendo nel rispetto delle regole, perché con disciplina e passione si possono vincere tutte le sfide. Sulle dune costiere della “Spiaggia degli innamorati” e nei pressi del Caroli Hotels Ecoresort Le Sirenè. di Gallipoli, rinomata e affollata meta turistica estiva, che nell’occasione si trasformerà nel percorso di gara di uno sport invernale. Una versatilità assicurata dalle capacità organizzative dello staff del Giro e la passione dell’amico Attilio Caroli Caputo, che metterà nuovamente a disposizione la propria struttura».
Il direttore generale dei Caroli Hotels Attilio Caroli Caputoconclude: “La quinta tappa del Giro d’Italia Ciclocross a Gallipoli coniuga ottimamente la promozione del territorio con in turismo sportivo per cui come già avvenuto, con successo, per altri ambiti sportivi, la collaborazione con l’ASD Romano Scotti, leader nel suo settore, sia di buon auspicio per gli eventi nel mondo delle due ruote, con l’indiscutibile pregio di aver portato un evento di caratura nazionale in un periodo destagionalizzante per Caroli Hotels».
Caroli Hotels rappresenta la tradizione di ospitalità nel Salento dal 1965, quando Attilio Caroli e Gilda Nuzzolese aprono a Santa Maria di Leuca l’Hotel Terminal e poi nel 1976 rilevano il complesso alberghiero Le Sirenuse a Gallipoli, trasformato successivamente in Ecoresort Le Sirenè. Con l’arrivo della terza generazione – Annamaria, Attilio, Gilda e Pierluigi Caputo – sono acquisite nuove strutture: nel 1985 l’ottocentesca Villa La Meridiana a Santa Maria di Leuca; nel 1987 il Joli Park Hotel di Gallipoli; nel 1995 si avvia la ristrutturazione del Bellavista Club sempre a Gallipoli. Alle attività alberghiere la famiglia Caroli – Caputo ha affiancato dal 1995 la commercializzazione di prelibatezze enogastronomiche salentine con il marchio La Dispensa di Caroli, il servizio di Agenzia Viaggi Caroli Turismo e la promozione del Salento attraverso le attività sportive con il brand Caroli Sport. Oggi siamo giunti alla quarta generazione con i pronipoti Mario e Gabriele, i posti letto sono oltre mille e Caroli Hotels s’impegna costantemente nella formazione professionale, nella ricerca di nuovi servizi e iniziative per la promozione del territorio. Con SVieni a Gallipoli organizza un fitto calendario annuale di eventi in tutto il Salento, che spaziano dallo sport all’arte, dalla gastronomia alla cultura, dal benessere alla spiritualità. Innovazione e dinamismo, servizi efficienti e accoglienza tagliata su misura, con particolare attenzione alle esigenze della famiglia. Certificati Ecolabel
EU, nei Caroli Hotels si utilizzano le tecnologie più innovative legate al campo delle energie alternative rinnovabili e materiali a basso impatto ambientale.