Il progetto: “Orti sinergici, inclusioni lavorative dei disabili in agricoltura”
“Orti sinergici, inclusione lavorativa dei disabili in agricoltura” è il titolo del progetto che la Cooperativa Sociale Alea ha avviato nelle scorse settimane in Ogliastra grazie a un contributo della Fondazione di Sardegna.
Nel rispetto delle misure imposte per la prevenzione e il contrasto della Covid-19, sono state avviate all’interno delle fattorie didattiche presenti nel territorio una serie attività di agricoltura sociale a favore di un gruppo di disabili psichici.
Gli utenti in questo modo hanno avuto la possibilità di sperimentare, attraverso il lavoro nei campi e le terapie con gli animali, un nuovo modo di socializzare e di approcciarsi al lavoro all’interno di un ambiente protetto con la guida di soggetti professionalmente idonei.
Il programma
La cooperativa Alea ha condotto le attività con altri soggetti del territorio e il supporto dei partner coinvolti. Un progetto articolato che prevede più fasi, propedeutiche l’una all’altra, connesse e sinergiche. La prima fase ha previsto lo svolgimento di attività organizzative trasversali volte a porre le basi per un corretto svolgimento del servizio rivolto agli utenti con disabilità psichica, fruitori finali del progetto, in un continuo confronto e coinvolgimento degli operatori di settore.
Nei mesi scorsi, infatti, sono stati individuati gli utenti da inserire nelle attività ed è stata avviata l’attività di orientamento con lo scopo di aiutare gli utenti e le famiglie a definire e costruire il percorso di inserimento socio-lavorativo assieme ai servizi che seguono l’utente.
Nella seconda fase, appena conclusa, sono stati avviati i percorsi di inserimento socio-lavorativo presso le fattorie didattiche. Le azioni sono state progettate e adeguate alle esigenze e caratteristiche dell’utenza. Durante l’intero percorso di inserimento in azienda gli utenti sono stati supportati dal tutor aziendale e dai tutor psicosociali. La Cooperativa Alea ha fornito il servizio di trasporto per tutti gli utenti inseriti per raggiungere le aziende agricole dal paese di residenza e viceversa.
Attraverso il progetto si è voluto incidere sul problema dell’inserimento socio-lavorativo degli utenti affetti da disabilità mentale sotto diversi punti di vista:
- fornire possibilità di inclusione sociale;
- educare all’autonomia e sperimentare i processi lavorativi tipici della produzione agricola;
- incentivare e sviluppare l’interazione tra i servizi territoriali che a vari livelli intervengono e si occupano delle fasce deboli;
- incentivare il lavoro sinergico e di rete tra le varie figure professionali.