Luca Santarossa (IdV) interviene sul nuovo DPCM
Il nuovo DPCM del Governo Conte è sconcertante e soprattutto è incredibile tutto il lavoro e cammino fatto insieme a un comitato tecnico-scientifico che di scientifico ha ben poco o nulla. Se avesse una base scientifica tutti i provvedimenti presi in questi mesi avrebbero una fondatezza ed efficacia. Protocolli a cui tutte le attività si sono dovuti adeguare e gestire pur di poter rimanere aperti o riaprire.
Oggi troviamo attività che devono nuovamente chiudere nonostante abbiano rispettato quanto imposto, investendo soldi e rinunciando a incassi. Sembra che la causa dell’evolversi della pandemia si chiami Hotel, Bar, Ristoranti, Teatri, Stadi, Concerti e Palazzetti, in pratica la cultura e lo sport. Ma se già era tutto chiuso o quasi, se tutto era già sotto procedure del CTS da rispettare rigidamente, le cose diventano due: o ci avete riempito di frottole o non siete capaci di controllare e sanzionare chi gestisce o usufruisce di un servizio quando non abbia voglia di rispettare le misure adottate.
Invece di colpire chi trasgredisce, abbiamo il mini-lockdown. Allora il CTS deve andare a casa, perché incapace di prendere misure adeguate, il governo deve andare a casa perché non capace di fare rispettare le regole. Non si possono chiudere attività in questo modo e tantomeno a codice ATECO, anche il Parlamento è assembramento perché non chiude?
Ci avete insegnato mascherina, distanza sociale, sanificazione come le armi da mettere in campo, così deve continuare. Non vi deve essere chiusura alle 18 ma orari liberi, gli assembramenti possono non esserci perché diluisci l’afflusso. La porzione di cittadini più fragili, “i pensionati” o chi ha patologie importanti, devono essere messi in lockdown non tutto il paese o a seconda dell’attività.
Infine i soldi di sovvenzioni a supporto: una volta non c’era un centesimo per ridurre le tasse, oggi ci sono i miliardi per fare debiti che ricadranno su noi stessi, chiamateli bonus, chiamateli finanziamenti, sono debiti che dobbiamo restituire a chi e come? Alle Banche o allo Stato che li chiede alle Banche? Ridurre le tasse non si può, straindebitarsi sì, proprio adesso che il PIL si riprendeva a unità intere e non allo zero virgola ci fermiamo. Incombe anche il tracollo delle borse tanto annunciato e atteso come prossimo.
Non resta che dire che chi come me può andare a lavorare è un eroe, sì, perché con mascherina, sanificante e distanza, rischio la vita tutti i giorni contro il coronavirus, conscio che è dormiente dalle 5 alle 18, che in fabbrica e autobus non è assembramento, ma uno spritz può essere letale dopo le 18 ovviamente.
Luca Santarossa