Il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu e l’Assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna questa mattina hanno fatto il punto sulla situazione nelle scuole elementari e medie nel corso di una riunione da remoto con i dirigenti scolastici cittadini.
“Al momento ci sono tre classi in quarantena, nelle scuole dell’infanzia, alle elementari e alle medie, e alcune situazioni in evoluzione di cui attendiamo l’esito – spiegano il Sindaco Lutzu e l’Assessore Sanna -. Alle superiori la situazione è anche più seria con i contagi, le quarantene e le chiusura in diversi istituti cittadini. Se i numeri dovessero rimanere questi il pericolo della chiusura potrebbe anche essere scongiurato. Purtroppo non c’è la garanzia che i numeri rimangano questi e i bollettini quotidiani, anzi, offrono la testimonianza di una situazione che sta peggiorando velocemente. Dobbiamo essere realisti e molto concreti a beneficio della popolazione. D’intesa con i dirigenti scolastici abbiamo stabilito di effettuare una ricognizione quotidiana per capire l’evoluzione della diffusione del virus tra studenti e personale scolastico. Abbiamo il dovere di anticipare il virus, impedire il dilagare dell’epidemia e al primo segnale importante potremo assumerci la responsabilità di imporre uno stop”.
La riunione con i dirigenti della scuola primaria arriva dopo che nei giorni scorsi il Sindaco Lutzu e l’Assessore Sanna hanno incontrato i dirigenti degli istituti superiori cittadini e riunito l’Unità di crisi comunale per un esame della situazione in città.
“Tutte le strutture comunali sono impegnate su questa emergenza sanitaria – sottolinea il Sindaco Lutzu -. Il Centro operativo di Protezione civile e l’Unità di crisi stanno monitorando la situazione per armonizzare le misure adottate a livello nazionale e regionale con quelle che dovessero rendersi necessarie a livello comunale. Speriamo che l’introduzione della didattica a distanza nelle scuole superiori, con la riduzione dell’utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico, sia una misura sufficiente a contenere la diffusione del virus. Ma se anche questo non dovesse bastare siamo pronti ad assumerci la responsabilità di decisioni coraggiose. Prudenza e preoccupazione devono andare di pari passo alla celerità nelle decisioni”.