500mila euro per la valorizzazione del geo-sito di Capo Caccia con nuovi servizi per la fruizione e l’accessibilità sostenibile; 500mila 500euro per la realizzazione di un sistema di lagunaggio per la mitigazione del carico organico nella laguna del Calich; 167mila per l’intervento di tutela e valorizzazione della laguna del Calich attraverso un sistema di monitoraggio della componente chimico-fisica della colonna d’acqua e di ri-sospensione e mineralizzazione dei sedimenti superficiali; 439mila 235 euro per il completamento dei percorsi di fruizione dell’area umida del Calich e potenziamento delle attività di pesca.
Sono solo alcune progettualità dotate di risorse finanziarie della rete metropolitana che il nuovo consiglio direttivo del Parco di Porto Conte si trova in eredità e che deve portare a compimento in tempi stretti, se non vuole perdere le risorse europee”. Lo ha dichiarato Gabriella Esposito, intervenendo durante i lavori di ieri all’assemblea del parco di Porto Conte.
“Per la prima volta – ha sottolineato Esposito – abbiamo avuto l’occasione di incontrare il nuovo consiglio direttivo, insediato da mesi, col quale vogliamo confrontarci e collaborare.
Ho apprezzato soprattutto il tenore dell’intervento della consigliera Lina Bardino che ha dichiarato di voler agire in continuità amministrativa, con grande apertura. Il Parco è infatti patrimonio degli algheresi, pur essendo di rilevanza regionale e nazionale, con l’Area Marina Protetta che abbiamo voluto accorpare sotto un’unica gestione ambientale.
Grande e’ la nostra responsabilità – prosegue Gabriella Esposito – e per questo dobbiamo impegnarci a non far ricadere le divisioni che ci sono all’interno del Consiglio Comunale nell’assemblea del Parco. Nella consapevolezza che le tante progettualità realizzate e finanziate negli scorsi anni meritano di essere consolidate o portate a compimento.
Non è più il nostro la cenerentola tra i parchi, è un’azienda che abbiamo consegnato completamente cambiata in termini di infrastrutture, di gestione, di organizzazione, di rapporto col territorio, di pacificazione con le borgate, di attrattori turistici, ambientali ed economici.
Tutto ciò – conclude Gabriella Esposito – ha riflessi concreti sul bilancio, sulle entrate, quelle straordinarie frutto delle tante progettualità, quelle fisse dal bilancio regionale, grazie all’azione dei nostri rappresentanti in Regione negli anni. Non era così fino a una decina di anni fa. Questo patrimonio ora va salvaguardato e incrementato, con l’apporto di tutti. Il nostro non mancherà”.