I dati più recenti diffusi dal Ministero della Salute, registrano nella giornata di ieri 10.800 contagi, 9.4% rispetto al numero dei tamponi eseguiti in un giorno.
La situazione, come dichiarato dal comunicato dello stesso Ministero, “evidenzia importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione in una nuova fase epidemiologica.
Questi dati sono contestualizzati in uno stato emergenziale prorogato al 31 gennaio 2021.
Lo stato di emergenza impedisce lo spostamento di circa 65 mila aspiranti docenti. Questi docenti non solo dovranno ritrovarsi nelle sedi d’esame ma affolleranno i mezzi di trasporto interregionali per raggiungere le destinazioni.
Lo Stato è chiamato a preservare il più possibile le scuole sedi delle prove da accessi esterni, eccettuati gli studenti i docenti ed il personale ATA in servizio, ed è parimenti chiamato a preservare la salute dei docenti precari che, dopo l’espletamento delle prove, torneranno nelle rispettive classi in tutta Italia.
Da qui la richiesta di sospensione del concorso.
I concorsisti in questione, infatti, sono docenti già in servizio presso le scuole pubbliche e che, per l’anno scolastico 2020/2021.
Essi infatti contribuiscono a coprire 85.121 cattedre vacanti oltre a circa 200.000 cattedre per supplenze annuali (in sostituzione dei titolari assenti).
Facciamo una richiesta di sospensione del concorso per preservare il più possibile la salute pubblica e i luoghi deputati alla formazione dei giovani.
Non passi il depauperante concetto che i docenti vogliono sottrarsi all’agognato concorso straordinario.
Non si tratta di una campagna elettorale ma della vita e della salute del Nostro Paese, delle studentesse e degli studenti e dei cittadini tutti.
Auspichiamo che dinanzi a tali valori fondamentali, caposaldo della Nostra Repubblica, le logiche di partito cedano il passo al buon senso.