Una scelta dettata prima di ogni altra cosa dal senso di responsabilità, specialmente ora che assistiamo a un aumento vertiginoso dei casi di positività al covid-19. A questo si aggiunge la preoccupazione per la grave situazione in cui versa la sanità pubblica e per il ricorso da parte della politica a soluzioni che limitano le libertà individuali e collettive dei cittadini che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno rispettato le misure e i provvedimenti adottati. Misure rivelatesi non risolutive ed evidentemente non adeguate alla situazione, che resta difficile soprattutto all’interno degli ospedali.
L’edizione di quest’anno, risultava già fortemente ridimensionata rispetto alla programmazione iniziale, che prevedeva diverse date distribuite nel corso del primo semestre e un evento principale da realizzarsi a metà settembre.
Il calo dei contagi nel corso dei mesi estivi ci aveva portato a rimodulare l’organizzazione dell’iniziativa, pur di non rinunciare a un momento importante di dibattito, di aggregazione e di accrescimento culturale, come da due anni a questa parte ha dimostrato di essere il festival Sas Puntas.
Una realtà indipendente, nata attorno all’idea della valorizzazione degli autori esordienti ed emergenti con un occhio di riguardo per la realtà letteraria della Sardegna e alle principali tematiche di attualità che ne animano il dibattito politico e culturale.
Nell’attesa di poter tornare presto a fare cultura fra la gente e nei luoghi di aggregazione sociale, sarà importante nei prossimi mesi concentrare tutte le nostre risorse ed energie per il rilancio del festival nel corso del 2021. Ci teniamo comunque a ringraziare chi, nonostante tutto, ci ha sostenuto fino all’ultimo; gli autori, gli artisti, gli sponsor, la Pro Loco, la Biblioteca “Antonio Ruju” e l’amministrazione comunale di Tissi. Dandoci appuntamento al prossimo anno.