Rivolta dei migranti al CPR di Milano
“Ieri pomeriggio, a Milano, ennesima rivolta dei migranti, stavolta per il rifiuto delle espulsioni. È stato il solito copione e i medesimi pericoli in cui tutti si sono venuti a trovare, soprattutto i poliziotti impegnati presso la struttura. Il CPR è stato devastato e la protesta degli ospiti sul tetto ha destato forti preoccupazioni.
Ancora una volta tutto poteva finire in tragedia, sarebbe bastato che uno dei migranti fosse caduto nel vuoto, o che uno degli agenti fosse rimasto colpito in maniera letale da uno degli oggetti usati per offendere, e saremmo qui a raccogliere ettolitri di lacrime di coccodrillo e finta pietà. La situazione presso i centri per immigrati di mezza Italia è fuori controllo, ancorché le autorità, a partire dal ministro Lamorgese, insistano a complimentarsi con le forze dell’ordine per quanto stanno facendo in tema di immigrazione e di emergenza Covid.
Le vuote parole di finta stima che non vadano di pari passo con provvedimenti minimi per far fronte a questo caos noi le rispediamo tutte al mittente. In quei centri, a rischiare la vita, ci sono i nostri poliziotti, non burocrati, politici e alti papaveri che si trastullano a premere bottoni nelle stanze di Roma e a rilasciare le solite tre righe di solidarietà ciclostilate in cui cambia solo il nome della località dove è scoppiato l’ennesimo finimondo.
Anche e soprattutto questi saranno i temi che domani porteremo in piazza del Popolo, a Roma, alla manifestazione nazionale che avrà inizio alle 10:00 insieme a tutti i colleghi del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo la rivolta di ieri al CPR di via Corelli, a Milano, dove i migranti hanno protestato sfasciando tutto e salendo sul tetto della struttura.