Dopo 45 anni, ecco che a Santa Teresa, alle imminenti elezioni amministrative, si ripete la contesa per la carica di sindaco tra un uomo e una donna.
Da una parte c’è Paolo Sardo, giovane assessore comunale dell’attuale amministrazione Pisciottu, e, dall’altra, Nadia Matta, consigliere comunale uscente di minoranza.La novità sostanziale, rispetto al passato, è rappresentata dal fatto che entrambe le liste annoverano una consistente presenza giovanile.
Si tratta, indubbiamente, almeno sul fronte della politica, di un mutamento profondo nella realtà del paese. Diciamo che stavolta l’appuntamento elettorale amministrativo locale, ha imboccato una nuova strada, ossia quella di un avvicendamento tra anziani e giovani. I mutamenti, insomma, sono tali che si aprono nuove prospettive nell’amministrazione del paese, almeno stando agli impegni contenuti nei programmi delle due liste.
Non è da escludere che all’interno dell’urna, a far pendere la bilancia a favore della lista “Lungoni è il Momento”, possa essere proprio l’esperienza amministrativa maturata nel corso del quinquennio dal candidato sindaco Paolo Sardo. Non va dimenticato, infatti, che alle primarie del Pd ha ottenuto oltre 700 preferenze, che possono rappresentare una consistente base di partenza nella consultazione di domenica e lunedì prossimi.
Sul fronte elettorale, quindi, l’esperienza del candidato sindaco della lista “Lungoni è il Momento”, lascia ben sperare, soprattutto perché Paolo Sardo, seppur giovane, con un mandato amministrativo da assessore, in caso di vittoria avrà le carte in piena regola per conoscere necessità ed esigenze di un paese che, sotto certi punti di vista, deve rinascere e programmare radicali svolte in diversi settori della realtà locale.
Turismo, edilizia, urbanistica e commercio devono rappresentare i punti cardine attraverso i quali generare nuove risorse occupazionali, non solo per i giovani, ma anche per i meno giovani. Naturalmente non vanno trascurati i lavori pubblici, l’ambiente, la pubblica istruzione, la cultura, il sociale e lo spettacolo, per non parlare della cantieristica legata alla portualità e dell’Area Marina Protetta.
Insomma, gli strumenti per promuovere l’economia di Santa Teresa non mancano. Resta la condizione essenziale, tuttavia, di operare concretamente, attuando una programmazione non da “libro dei sogni”, bensì radicata e ancorata alla realtà di Lungoni, le cui risorse, se ben sviluppate e oculatamente gestite, offrono infinite potenzialità. E a proposito di sogni, nei programmi di una lista non mancano.
Alla base di tutto, però, è indispensabile che all’interno della lista vincente, regni l’armonia e la condivisione, a prescindere dalla diversità di visione sulle scelte da compiere e portare avanti nell’interesse collettivo. E’ importante, comunque, che in seno allo schieramento vincente, nonché all’interno della giunta, il confronto avvenga in maniera leale, senza antagonismi e senza secondi fini, nel rispetto reciproco di ciascuno.
Naturalmente, dalla lista vincente la popolazione si attenderà un nuovo processo evolutivo, magari con progetti innovativi, con nuovi modi di fare politica. La gente, ormai, è stanca dei vecchi discorsi, dei vecchi schemi e dei vecchi modi di fare politica. E’ indispensabile operare immaginando il fattibile e agendo con concretezza.
In paese si percepisce la voglia di cambiamento. La lista vincente, quindi, avrà un bel da fare nel corso del quinquennio. Ovviamente sarà compito del primo cittadino (o prima cittadina?) coordinare e pungolare assessori e consiglieri a lavorare con la consapevolezza di essere utili alla propria comunità. Nello stesso tempo, però, il Sindaco dovrà tener conto di essere “il Sindaco di tutti e non di una sola parte”.