L’evento: “Serata Explò – Anticorpi XL”
Si rinnova l’appuntamento con la Serata Explò – Anticorpi XL, in collaborazione con la rete italiana dedicata alla giovane danza d’autore che comprende 37 soggetti in 15 regioni.
“Gianni Pasquale”
Pablo Girolami (Friuli Venezia Giulia) firma la coreografia di “Gianni Pasquale”, un solo interpretato da Giacomo Todeschi ispirato al personaggio del titolo «sessualmente ambiguo, cocco di mamma, forse lunatico, definitivamente disturbato» ma anche «disperatamente innamorato» e come compiaciuto della sua disperazione, che «senza limiti di generosità, infligge alla sua amante un’infusione del suo tormento».
Figura emblematica degli effetti collaterali dell’amore che «rende ciechi, stupidi, innocenti», protagonista forse suo malgrado – spiega l’autore – di «una storia d’amore impossibile, talvolta romantica – alla Gianni-Pasquale – talvolta violenta e incomprensibile».
Ksama
“Ksama” di e con Daniele Salvitto (Emilia Romagna), produzione della Compagnia Simona Bertozzi | Associazione Culturale NEXUS, prende spunto dalla parola sanscrita che indica un «atto di pazienza» ed evoca, come sottolinea l’autore e interprete: «Temperanza, tolleranza, indulgenza e in un certo senso perdono».
Una pièce sulla tragedia dell’uomo contemporaneo «costretto in un circolo vizioso fatto di esigenze, frustrazioni ed impazienza», cosicché si trova a trascorrere «la maggior parte della vita negandosi il tempo di “vivere”». Ma anche un invito ad affrontare le inevitabili delusioni e frustrazioni, e sentimenti come «la rabbia, la gelosia», ma anche gli inganni deliberati o meno con uno spirito di sopportazione. «Il destino è nelle nostre mani» e “Ksama” diventa la parola chiave per imparare come «prendere felicità e gioia in modo neutro e avere il coraggio di affrontare le sfide della vita».
Another with you
Infine Matteo Vignali (Umbria) propone il suo “Another With You”, che si interroga sulle «dinamiche della relazione tra un uomo e una donna» soffermandosi su quei «piccoli eventi quotidiani che inevitabilmente influenzano la relazione, consentendone la continua evoluzione».
Il coreografo mette l’accento sul “tempo”, dove la relazione «vive e muta fino al suo concludersi»: solo raramente e per brevi attimi i protagonisti hanno piena consapevolezza di quei mutamenti quasi impercettibili, eppure significativi, intorno a cui si struttura o al contrario inizia a disgregarsi un rapporto d’amore. Istanti cruciali e fondamentali “rivelazioni” per il pubblico in una drammaturgia che racconta «i problemi che ogni coppia prima o poi si ritrova ad affrontare, i momenti in cui uno dei due decide di farsi avanti una volta ancora, e scrivere assieme all’altro un nuovo capitolo della loro storia».
Space
Sbarca nell’Isola “Space” (progetto coreografico di Frantics Dance Company, sostenuto da Dance days Chania, Embassy of Germany in Athens, Sophiensaele, Theater Strahl Berlin) che vede protagonisti i danzatori Carlos Aller, Marco Crash Di Nardo, Juan Tirado: in una avvincente partitura per corpi in movimento.
«Estratto da ”Last Space”, un’opera che si tuffa direttamente nelle storie più profonde degli attori nel mezzo di un flusso costante di eventi. Quando lasciamo che la mente inconscia si manifesti, vengono portati avanti vecchi ricordi e storie del passato. I pensieri arrivano: li lasciamo crollare e congelare, allungare e accelerare, essere distrutti e ricostruiti. L’osservatore vede come tutto si dipana e si fonde attraverso una fisicità unica, energica e delicata. ”Last Space” è un viaggio nella mente inconscia dei suoi artisti».
Voglio luna
“Voglio la luna” è il titolo intrigante della coreografia di Francesca La Cava (sua anche la regia), protagonista in scena insieme a Stefania Bucci con il supporto per la drammaturgia di Anouscka Brodacz, sulle note di Johann Sebastian Bach, Heinrich Ignaz Franz von Biber, Billie Holiday, Patti Smith e delle canzoni degli Shivaree – interpretate al violoncello da Francesca Fois – per un viaggio nell’immaginario contemporaneo tra aspirazioni e sogni, vaghe chimere e tentazioni irresistibili che chiude la “Trilogia dell’Abitare” (produzione Gruppo e-Motion e La Risonanza con Associazione Hendel).
Nella presentazione le parole di Italo Calvino:
«… Si scrive sempre partendo da una mancanza, da un’assenza […]. Dirò meglio: bisogna che un luogo diventi un paesaggio interiore, perché l’immaginazione prenda ad abitare quel luogo, a farne il suo teatro» introducono alcuni interrogativi fondamentali:
«Vogliamo la luna? Sì».
«Vogliamo raggiungere l’irraggiungibile, superare i nostri limiti, sfidarci, trasformarci, rischiare tutto per raggiungere la meta. Ma qual è la meta?».
Questioni antiche e nuove, da cui scaturisce l’idea di uno spettacolo che sceglie l’astro notturno come simbolo della volontà di evolversi, mutare, conquistare nuove frontiere – fisiche e metafisiche.
«Dalle origini dell’uomo la Luna ha sempre rappresentato il sogno, il desiderio, l’irraggiungibile e poi il raggiungibile» scrive Francesca La Cava. «La Luna rappresenta un punto di partenza ma anche di arrivo alla ricerca di nuove mete per credere che ciò che può sembrare irraggiungibile può essere raggiunto. Nel racconto “La distanza della Luna” di Italo Calvino, la Luna, inizialmente vicino alla terra, man mano si allontana. Il processo inverso viene affrontato dalle artiste in questa viaggio nel quale riempiono di un nuovo spirito il proprio paesaggio interiore.
La performance è arricchita da una scenografia, realizzata con il video mapping, in un susseguirsi di “quadri” ispirati alla luna «pensando alla luna come luogo raggiungibile, come spazio interiore nel quale trovare una nuova dimensione creativa».
Altri appuntamenti
Un duplice appuntamento al Teatro Massimo di Cagliari domenica 4 ottobre dalle 19:00 con “Over/Under” di Matteo Bittante e “En attendant James B.” della compagnia francese Art Mouv’.
Prosegue anche oggi, dalle 17:30 alle 20:00, il progetto “Showindows” 2020 dell’ASMED – con installazioni e performances in vetrina nei negozi del centro di Cagliari: coreografie di Lucas Delfino e Valeria Russo, in scena con Chiara Mameli e Luca Massidda (prossimi appuntamenti 7-10-14-17-21-24 ottobre).
Il FIND 38 / XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya Inc proseguirà fino al 30 ottobre a Cagliari con incursioni urbane e spettacoli ai Giardini Sotto le Mura e a Sinnai con il debutto di “Four” (dal 28 al 30 ottobre al Teatro Civico).
Il FIND 38 / XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza firmato Maya Inc proseguirà dall’8 ottobre ai Giardini Sotto le Mura di Cagliari con “Who is Joseph?” di Davide Valrosso, “Un instant dans la maison d’autrui” di Claudio Bernardo (il 9) per un omaggio a Maurice Béjart, “Home Sweet Home” e “Simple Love” di Roberta Ferrara (il 10), “Solo Dante #Inferno” di Monica Casadei e “Kurup” di Nicolas Grimaldi Capitello (l’11).
“Immaginare la danza” il 16 ottobre con la conferenza di Caterina Di Rienzo, poi “Zatò e Ychi” e il FINDER con i Giovani Autori; il 17 “The Halley Solo” di Fabrizio Favale e il 18 “Lughente e Sùtile Lughe” di LucidoSottile.
Infine dal 28 al 30 ottobre alle 21 al Teatro Civico di Sinnai il debutto di “Four” dell’ASMED/ Balletto di Sardegna.
Informazioni
FIND 38 – XXXVIII Festival Internazionale Nuova Danza
Maya Inc – Traversa via della Pace, 2, 09044 – Quartucciu
[email protected] | +39 342 7838614 | 070/4671139
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Prezzi
Biglietti: da 4 a 10 euro.
Abbonamenti: 25 euro intero – 20 euro ridotto studenti e scuole di danza.