Carlo Spinelli di Italia dei Diritti scrive al Premier Conte. Chiede su quali basi si fonda il discrimen operato nel DPCM per teatri e ristorazione.
Il responsabile per la politica interna del movimento Italia dei Diritti scrive una mail indirizzata al Primo Ministro. La richiesta riguarda la possibilità che una cena al ristorante o una serata al cinema o a teatro siano grande veicolo di contagio del Covid-19. Spinelli chiede anche l’eliminazione delle ZTL per favorire l’uso del mezzo privato a scapito del trasporto pubblico.
La violenza delle piazze
Il nuovo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è in vigore già da qualche giorno. Il provvedimento sta scatenando reazioni che in alcuni casi si sono trasformate anche in atti di violenza. Infatti alcuni strumentalizzando la situazione già molto drammatica, ne approfittano per attaccare lo stato e portare destabilizzazione nel Paese.
Sicuramente gli italiani, soprattutto quelle categorie di persone che lavorano nei settori già duramente colpiti dal lockdown della primavera scorsa, sono all’esasperazione. In massa dimostrano nelle piazze italiane per far sentire la propria voce e le proprie ragioni. Sono stremati per il protrarsi ormai da mesi dell’emergenza e forse anche per la prospettiva di una sua ulteriore lunga durata.
Italia dei Diritti prende posizione.
Italia dei Diritti è un movimento che da anni opera a difesa e tutela dei diritti degli italiani. Per mano del proprio responsabile della politica interna, Carlo Spinelli, ha inviato una mail al Premier Conte. La lettera contiene la richiesta di spiegazioni su alcuni punti del DPCM ultimo che potevano essere trattati in maniera diversa.
Lo stesso Spinelli racconta la lettera.
Lo stesso Spinelli ne illustra i contenuti: ” Il 26 ottobre ho scritto al Primo Ministro perché ritenevo fosse doveroso da parte sua chiarire alcuni punti. In particolare la motivazione che lo ha spinto ad esempio a chiudere i ristoranti alle 18 o le sale cinema e teatro”.
“Dopo la mia mail – continua Spinelli – Conte in poche parole ha dato una spiegazione pubblica di questo. Ha voluto evitare che le persone la sera facessero ricorso al mezzo pubblico evitando eventuali assembramenti”
“Questa è una spiegazione che noi come Italia dei Diritti non accettiamo. Quanti sono coloro che si recano a cena fuori la sera prendendo la metro o il bus? Così come è difficile usare il mezzo pubblico per andare a teatro. Di solito infatti le pièce teatrali terminano intorno la mezzanotte e è sicuramente scomodo usare il trasporto pubblico. Utilizzare il mezzo privato è più comodo e più sicuro. Non capiamo quindi su quali basi si fonda la convinzione che una cena, una serata al cinema o a teatro siano un grande veicolo di diffusione del coronavirus. La decisione del Governo ci lascia molto perplessi”.
Il settore colpito è già in crisi.
“Si va a colpire così un settore che già in crisi per il lockdown della primavera scorsa – continua Carlo Spinelli -. Questa nuova chiusura parziale o totale mette definitivamente in ginocchio il settore della ristorazione e della cultura italiana”.
Il vero responsabile.
“Non sta in piedi quindi la motivazione del mezzo pubblico. Di sera è sicuramente meno usato che in altri momenti della giornata quando si creano dei veri e propri assembramenti. E questo alle stazioni della metro, sopra i vagoni della stessa e all’interno degli autobus. Questo si che è un grande veicolo di contagio come emerso da una recente ricerca. Si stima infatti che il 54% dei casi di Covid-19 si trasmette proprio per l’uso del trasporto pubblico”.
Le proposte.
“Noi proponiamo l’eliminazione provvisoria delle ZTL. Questo renderebbe possibile entrare liberamente nelle città con il mezzo privato. Il risultato sarebbe di decongestionare così il trasporto pubblico”
“Proponiamo anche un incentivo all’uso dei taxi, altro settore questo che si sta paralizzando. Vanno trovate forme che possano essere convenienti sia per i clienti che per i tassisti. Si potrebbero vagliare tariffe fisse più basse rivolte a chi ne fa uso per recarsi a lavoro. I tassisti potrebbero vedersi corrisposto un indennizzo laddove si trovino costretti a portare a destinazione i clienti a un costo molto più basso”.
La tentazione populista di tutti è esecrabile, in questo momento.
“Per ultimo vorrei fare una considerazione rivolta a chi ci rappresenta in parlamento – prosegue ancora Spinelli.
“In una situazione come questa sentire delle critiche continue su qualsiasi decisione questo governo prenda per fronteggiare questa emergenza, critiche che provengono a volte anche dall’interno della stessa maggioranza, ed è ancora più antipatico vedere come chi sta all’opposizione cavalchi l’onda del malcontento popolare a fini propagandistici a volte anche contraddicendosi con quanto affermato in precedenza; sento dire dalla triade Salvini, Meloni e Tajani che Conte sta prendendo decisioni sbagliate, che non accetta la collaborazione della minoranza, ma non sento però, soprattutto da Salvini e dalla Meloni, proposte alternative, ci facessero sapere quindi come si comporterebbero loro, proponessero pubblicamente un modus operandi per fronteggiare la pandemia, continuare ad andare in tv a dire che è tutto sbagliato – conclude Spinelli – seconde me non fa altro che fomentare ancora di più gli italiani creando situazioni dove l’esasperazione potrebbe portare ad episodi ancora più violenti di quelli che si sono verificati in questi giorni; sicuramente ai tempi di Aldo Moro ed Enrico Berlinguer maggioranza ed opposizione pur essendo su fronti contrapposti affrontavano le emergenze facendo fronte comune nell’interesse degli italiani ma quelli erano altri tempi ed altri uomini”.