Terremoto al Mater Olbia Hospital: non sono state sufficienti le tante notizie, divulgate a carattere regionale e nazionale, sul Mater Olbia, considerato eccellenza ospedaliera gallurese.
Con quale fine? Molto probabilmente, il fine potrebbe essere quello di eludere complesse situazioni che, giorno dopo giorno, vedono al centro l’interno management delle società oramai non più detenute dalla Famiglia Reale del Qatar Althani.Ebbene, la notizia era nell’aria: la Qatar foundation Endowment Spc e stata cancellata/estinta dalla Public Resister Qatar Financial Center, ossia la camera di commercio di Doha in Qatar.
Ciò significa che le società Lux Pillar e Innovation Arch con sede in Lussemburgo, che hanno il controllo e il coordinamento della Mater Olbia e della SHRP Srl, non sono piu’ sotto il controllo e dello stato del Qatar. Di fatto, quindi, la famiglia Al Thani cede il passo e abbandona il Mater Olbia Hospital.
Un’altra notizia passata in sordina e di cui sulla stampa non ha trovato il risalto dovuto, è quella delle dimissioni dell’amministratore delegato Giovanni Raimondi. Inoltre, c’è anche da registrare la “caduta” di un’altra testa di rilievo del Cda, il Qatariota Sig. Rashed Fahad O.J. Al-Noaimi non piu’ a capo della Mater Olbia spa in quanto quando dimissionario/uscente, unitamente al Prof.Castamagna in qualità di consigliere delegato.
Terremoto al Mater Olbia Hospital
Insomma, si può affermare che il Mater Olbia continua la discesa fuori controllo, soprattutto se si considera il forte passivo economico accumulato nell’ultima annualità, per circa 4.381.847,00 milioni di euro. Nell’ambito del Cda, comunque, c’è chi confida nell'”arrivo” dei 66 milioni di euro di fondi pubblici che la regione Sardegna ha sostanzialmente bloccato, nell’attesa che nell’ambito del Mater Olbia Hospital si giunga a chiarire i diversi aspetti societari e non solo.
Non è da escludere, visionando gli atti ufficiali, che le nuove nomine del CDA scaturiscano da verbali assembleari in apparenza non tanto legittimi.
Dalla lettura degli stessi, infatti, si denotano aspetti poco chiari in relazione a determinati aspetti di alcuni professionisti, apparentemente autorizzati da azionisti lussemburghesi che nella realtà dei fatti (QFE Spc), non esistono più.
Si tratta di una strategia della quale c’è poco da sorprendersi, principalmente se si tiene presente che agli incontri istituzionali, Lucio Rispo, Tidu Maini e Al Maini si sono presentati a novembre 2019 a Villa Devoto dal Governatore Solinas sotto la bandiera di Qatar Fondation Endowment Spc, in acronimo QFE per i più sprovveduti.
Non c’è da meravigliarsi di tale strategia, dal momento che agli incontri istituzionali, Lucio Rispo, Tidu Maini e Al Maini si sono presentati a novembre 2019 a Villa Devoto dal governatore Solinas sotto la bandiera di Qatar Fondation Endowment, ma non hanno spiegato che la vera QFE SPC, detenuta dalla famiglia Al Thani, è stata messa in liquidazione e cessata. Ecco che il trio delle meraviglie nel 2019 acquista, attraverso la piccola fondazione Qatar Fondation Endowment llc (P.iva o QFC Number 00181) la Lux Pillar con sede in Lussemburgo e la Innovation Arch entrambe società sommerse dai debiti, a dimostrazione che la famiglia Al Thani da diverso tempo non finanzia più l’operazione Mater Olbia.
In proposito, tanto per citare un aspetto, è curiosa la nomina a cittadino onorario (conferita dall’intero consiglio comunale di Padru con a capo il simpatico sindaco Satta) di Lucio Rispo ex Manager QFE Spc e della Famiglia Al Thani. E’ bene ricordare che sotto la sua gestione attualmente in Sardegna ci sono aziende che vantano sostanziosi crediti nei confronti della struttura Mater Olbia Hospital, una tra tutte l’impresa di Movimento terra 3G DI Mazzone e company per € 987.000.00 circa.