DICHIARANO / RAPPRESENTANO
Ancora una volta assistiamo ad una polemica sterile, imperniata più sull’apparenza che sulla sostanza.
Come già ribadito, tanto dal Sindaco quanto dall’Assessore Angelo Angioi, la vendita del Terreno de quo, contempla la reiterazione dell’asta precedentemente andata deserta e, non già, la manifestazione di uno stato di necessità di bilancio, in quanto il medesimo troverà i giusti equilibri in tempi ed azioni differenti.
L’azione maldestra di far trapelare qualsivoglia potenziale tentativo di smantellare il cantiere comunale, non si sostanzia su un reale e concreto utilizzo dell’area. Contrariamente, l’azione intrapresa dalla Giunta Comunale, rappresenta una mera intelligenza politica atta alla razionalizzazione del patrimonio esistente, il cui ricavato sarà sicuramente destinato alla Collettività.
Da tale assunto, non risulta intuibile la critica avanzata da una minoranza nella minoranza, in quanto risulta palese che la vendita dell’area, non inibisca in alcun modo l’attività propria del cantiere comunale che, oltre a godere di grandi spazi aperti antistanti i fabbricati di proprietà comunale, gode di altrettanti e significativi spazi coperti.
Contestualmente, non risultano consone alla normale dialettica politica, le gravissime dichiarazioni avanzate dal segretario cittadino del Partito Sardo d’Azione, il quale afferma “ forse la giunta sta svendendo il patrimonio comunale per recuperare liquidità, dal momento che la Regione ha chiuso i rubinetti”.
Affermazione presumibilmente basata su notizie riservate, ovvero rappresentante, di contro, una millantata ipotesi dalla quale dovrebbe astenersi, essendo priva di qualsivoglia riscontro oggettivo, giuste le attenzioni manifestate in più occasioni dal Governatore e da tutta la Giunta Regionale.
Al contempo, si ritiene doveroso invitare ad una profonda riflessione legata al fatto che, nel resto dell’isola, il partito sardo d’azione fa parte della coalizione di centro destra, contrariamente a quanto ravvisabile nel Comune di Oristano, nonostante le plurime manifestazioni di interesse promosse dal Sindaco Lutzu e sistematicamente rigettate.