Vaccinazioni contro il Papillomavirus: Sardegna maglia nera
“Anche per quanto riguarda le vaccinazioni contro il Papillomavirus alla Regione Sardegna spetta la maglia nera, dovuta a un tasso di copertura vaccinale tra i più bassi in tutta Italia. Una condizione che l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha reso ancor più drammatica, dal momento che la sospensione di quasi tutti i servizi sanitari, che purtroppo perdura ancora oggi, ha di fatto bloccato le attività di prevenzione.
La necessità di superare il gap attuale è impellente e la Regione ha l’obbligo di lavorare per raggiungere questo obiettivo, sfruttando appieno il Piano Nazionale di Prevenzione che ha inserito la vaccinazione anti-HPV nel calendario vaccinale per tutti gli adolescenti, di sesso femminile e maschile, con chiamata attiva e gratuita a partire dal dodicesimo anno di età”.
I dati sardi sono allarmanti
“I dati sardi – la capogruppo del M5S Desirè Manca entra nei dettagli – non sono affatto rassicuranti. Basti pensare ai dati che riguardano i nati nel 2006: al 31 dicembre 2018 si registra una percentuale di ragazze vaccinate con almeno una dose pari al 48,12% e con ciclo completo pari al 24,68 %, a fronte di una media italiana rispettivamente di 61,68% e 40,34%. Se poi parliamo di ragazzi il quadro è ancora più nero: risulta vaccinato con almeno una dose il 27,43% e con ciclo completo il 9,52%, rispetto alla media italiana rispettivamente di 44,05% e 20,82%. Come ben sappiamo, in alcune aree del territorio regionale, soprattutto nel Nord dell’isola e nel Centro, a causa di carenze strutturali e organizzative dei dipartimenti di prevenzione delle ASL le vaccinazioni non vengono ancora garantite”.
Questi i dati contenuti nella mozione presentata dalla capogruppo del M5S Desirè Manca e sottoscritta dai colleghi Michele Ciusa, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi. Un atto che impegna la Giunta e l’assessore alla Sanità Nieddu ad adottare tutte le misure necessarie a superare i deficit organizzativi e la carenza di personale dedicato alle attività di vaccinazione e, in particolare, a promuovere e garantire un’estesa copertura vaccinale anti-HPV dei giovani sardi.
Le statistiche OMS
“Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il virus provoca annualmente nel mondo oltre 560.000 casi di cancro del collo dell’utero e circa 266.000 decessi. E ogni anno in Italia si rilevano ben 46.000 nuove diagnosi di cancro alla cervice uterina. Ma oggi attuare la prevenzione primaria, grazie alla vaccinazione contro i ceppi anti-HPV più aggressivi, è possibile”.
“Nella nostra isola, in cui la fragilità del sistema sanitario emerge quotidianamente, il personale dei dipartimenti di prevenzione ordinariamente adibito alle attività vaccinali attualmente è in buona parte occupato in attività legate al Covid-19, così l’attività di chiamata attiva alle famiglie per l’effettuazione delle vaccinazioni non è più garantita. Come ho ribadito più volte, occorre intervenire per ripristinare i servizi sanitari a 360 gradi, o tra qualche anno ci ritroveremo a dover affrontare l’aumento dei casi di numerose patologie. La Regione deve attivarsi con urgenza. Non si può continuare a esporre i giovani al rischio di sviluppare tumori per mancanza di prevenzione”.